E’ giunta questa mattina ai sindacati la comunicazione ai sensi dell’art. 4 L.223/91 con la quale la Roberto Abate S.p.A., società che opera nella grande distribuzione dal 1979 attaverso marchi come “Familia”, “A&O” e “Ard” e che conta complessivamente più di 900 dipendenti, comunica la propria volontà di procedere al licenziamento di 175 unità, dislocate nelle province di Catania, Messina, Siracusa ed Enna.

“Abbiamo già provveduto a richiedere un incontro per esperire l’esame congiunto – dice Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia – nel corso del quale affronteremo la questione cercando dei percorsi a salvaguardia dell’occupazione, anche attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali. Nonostante le gravi criticità comunicateci attraverso la procedura, riteniamo che si possano e si debbano trovare strade alternative ai licenziamenti del personale”.

Da quanto si evince dalla comunicazione, per la società la grossa perdita di fatturato registrata negli ultimi anni è da imputare sia all’impoverimento della popolazione locale che all’aggressiva campagna di concorrenza venutasi a creare recentemente con l’apertura di nuovi punti di vendita di grandi catene internazionali.
“Ribadiamo la necessità di avviare confronti tra organizzazioni sindacali, associazioni datoriali, Assessorato Regionale alle Attività Produttive, Assessorato al Lavoro ed Enti locali in modo da coniugare al meglio le opportunità che scaturiscono dalle aperture di nuovi esercizi commerciali con interventi che comunque non compromettano la continuità degli esercizi commerciali già esistenti sul territorio.Il nodo della questione è sempre lo stesso – conclude la Sindacalista – facilitare ogni percorso che porti attraverso la sana imprenditoria a nuova occupazione senza dimenticare che abbiamo il compito di tutelare l’occupazione già esistente”.