Ha preso il via il giro interno della processione di Sant’Agata che attraverserà il centro di Catania. Un autentico mare di folla ha riabbracciato la Martire che è ritornata fra i propri concittadini dopo il percorso esterno che ieri ha preso il via dalla Cattedrale concludendo la propria marcia alle 6.10 di oggi.

Il fercolo argenteo, come vuole la tradizione, oggi che si celebra la solennità di Sant’Agata è adornato di fiori bianchi (il 4 febbraio l’addobbo è di colore rosa) che fanno il paio con le migliaia di devoti vestiti con il tradizionale sacco.

A precedere la ‘vara’ ci sono le candelore (che dall’anno prossimo saranno 13) e i portori di ceri. Tantissimi anche i turisti ed i cronisti provenienti da tutto il mondo.

La processione procederà lentamente per via Etnea, attraversando piazza Università, mentre l’arcivescovo, monsignor Salvatore Gristina, guiderà le preghiere dei fedeli fino a piazza Stesicoro. Proseguendo in direzione nord, la “vara”, annunciata dalle dodici candelore, una volta giunta davanti alla Villa Bellini, imboccherà via Caronda per dirigersi verso piazza Cavour. Sarà già notte inoltrata quando andrà in scena, dopo un anno di pausa, il tanto atteso spettacolo pirotecnico che illuminerà a giorno il cielo sopra l’antico quartiere del “Borgo”.

Inizierà, quindi, la discesa lungo la via Etnea fino ai “Quattro Canti”, dove alle prime ore del mattino, condizioni meteorologiche permettendo, i devoti si cimenteranno nella coinvolgente corsa sulla ripida e stretta via di Sangiuliano. Si tratta di un momento particolarmente sentito, tanto che secondo il folclore popolare il suo esito positivo o negativo costituirebbe un segno di buono o cattivo auspicio per l’annata a venire.

Dopo le grida di trepidazione per la “salita di Sangiuliano”, quando il corteo transiterà per via Crociferi, in pochi attimi calerà il silenzio per lasciare spazio al suggestivo canto delle monache di clausura di San Benedetto.

Da qui il fercolo, passando davanti al monumento in onore del cardinale Dusmet in piazza San Francesco D’Assisi, da via della Lettera muoverà per via Garibaldi, ultima tappa dell’itinerario, che si concluderà con la corsa in Cattedrale.

Sarà già mattina (del 6 febbraio) quando, dopo le celebrazioni di benedizione e ringraziamento, Sant’Agata tornerà a riposare nella sua “Cammaredda” tra la commozione, la preghiera, le invocazioni, le lacrime dei devoti, ansiosi di poter presto rincontrare l’amata Patrona.

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