Il blitz è scattato all’alba: 50 militari della Compagnia carabinieri di Acireale con il nucleo Cinofili e Elicotteri impegnati per ‘smantellare’ una fiorente piazza di spaccio nel quartiere San Cosimo ad Acireale.

Il gruppo criminale dedito al traffico di droga capace di guadagnare svariate migliaia di euro al giorno. Sono undici le persone arrestate su provvedimento del Gip di Catania richiesto dalla  Procura della Repubblica di Catania. Sono accusate di associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. All’operazione hanno preso parte 50 militari dell’Arma per un intervento che ha riguardato il quartiere di San Cosimo di Acireale.

L’indagine condotta dal nucleo operativo della compagnia di Acireale ha fotografato il periodo dall’ ottobre del 2015 al giugno del 2016, mediante attività tecniche di intercettazioni ambientali e telefoniche.

E’ stato possibile accertare la responsabilità degli indagati in relazione ad una fiorente attività di traffico e vendita di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, identificare le posizioni di vertice ed i ruoli dei membri nell’ambito del sodalizio malavitoso, ricostruire l’ingente volume di affari illegali del gruppo, il sistema di gestione della “piazza di spaccio” e le modalità di approvvigionamento e cessione degli stupefacenti.

Il monitoraggio dell’attività ha consentito di documentare l’esistenza di un’organizzazione stabile, ben strutturata e collaudata, contraddistinta dall’avvicendamento continuo di gruppi di soggetti sulla base di turni prestabiliti con suddivisione di ruoli tra le vedette, i pusher ed i rifornitori, tale da garantire una capacità di vendita che spaziava, generalmente, dalle 8 del mattino sino alla mezzanotte, senza alcuna soluzione di continuità.

L’attività ha consentito di accertare inoltre una capacità organizzativa tale da permettere all’associazione di fronteggiare, senza grossi problemi, gli arresti effettuati dai Carabinieri nel corso dei mesi d’indagine, rimodulando anche la gestione della stessa “piazza di spaccio” ed assoldando, per fronteggiare l’“assenza” dei soggetti di volta in volta arrestati, nuovi elementi.