• Spettacolare eruzione dell’Etna, pioggia di lapilli fino a dieci centimetri
  • Aeroporto Catania ha sospeso la sua operatività
  • Il segretario del Pd Sicilia Anthony Barbagallo chiede al Governo Musumeci di muoversi per lo stato di calamità per i paesi etnei

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che prosegue l’attività di fontana di lava dal Cratere di SE e l’emissione lavica lungo la parete occidentale della Valle del Bove, dove attualmente il fronte lavico ha raggiunto la quota di circa 2000 m s.l.m. E’ segnalata ricaduta di lapilli di dimensioni centimetriche a Nicolosi e Mascalucia. A Catania è in corso ricaduta di cenere e lapilli. Contestualmente è in corso di sviluppo un altro trabocco lavico dal Cratere di SE che si sta espandendo in direzione Nord verso la Valle del Leone. L’ampiezza media del tremore vulcanico ed i segnali infrasonici permangono su valori energeticamente elevati.

I dati di deformazione della rete GPS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra contenute variazioni (dell’ordine del microradiante) in concomitanza con l’attività eruttiva.

L‘aeroporto internazionale di Catania ha sospeso la propria operatività per l’emergenza cenere lavica legata alla spettacolare eruzione in corso sull’Etna. lo ha deciso l’unità di crisi dello scalo. La colonna di fumo e cenere emessa dal cratere di Sud-Est è alta oltre un chilometro e il buio non consente di garantire la sicurezza dei voli.

“Il governo Musumeci chieda lo stato di calamità per i paesi Etnei: il vulcano è in piena attività e una intensa pioggia di lapilli di dimensioni fino a 10 centimetri sta investendo i comuni che si trovano in prossimità del vulcano”. Così il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che rivolge un appello al governo regionale siciliano affinché si attivi per la dichiarazione di calamità naturale in favore dei comuni montani colpiti da cenere e lapilli, in seguito all’eruzione dell’Etna.

AGGIORNAMENTO

E’ stata spettacolare, ma si è già conclusa l’attività esplosiva dal cratere di Sud-Est dell’Etna. Lo conferma l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania. Le fontane di lava si sono esaurite nel giro di poco più di un’ora. Restano ancora alimentate le due colate laviche si dirigono verso la desertica Valle del Bove.

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