La pista dell’aeroporto di Catania è al momento chiusa. A darne comunicazione è la società di gestione dell’aeroporto etneo. Le cause sono da addebitare all’attività eruttiva dell’Etna e alla contestuale ricaduta di copiosa cenere vulcanica.  Nessun volo ha potuto atterrare o decollare fino alle ore 9:30; si è anzi riusciti a velocizzare le operazioni rispetto a quanto preventivato.

SAC: “Scalo torna operativo”

Le operazioni di rimozione della cenere dalla pista dell’aeroporto di Catania si concluderanno con un’ora di anticipo rispetto al previsto: lo scalo tornerà operativo a partire dalle 9.30. Lo rende noto la Sac, società che lo gestisce, sottolineando che “potrebbero comunque verificarsi ritardi”. Per questo la Sac invita i passeggeri ad “informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree”. Informazioni sull’operatività generale dell’aeroporto sono disponibili sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it

In corso le operazioni di bonifica

Le operazioni di pulizia e bonifica sono in corso già da questa notte. Per informazioni sui voli cancellati o dirottati ci si potrà rivolgere direttamente alle compagnie aeree.

Attività eruttiva in corso dalla mezzanotte

La nuova attività eruttiva dell’Etna è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, già dalla mezzanotte trascorsa. Si parla di “una intensa attività esplosiva dal Cratere di Sud Est”. In base al modello previsionale la nube vulcanica si disperse verso Sud-Est. Continua l’aumento dell’ampiezza del tremore che raggiunge valori alti. Frequenza e ampiezza degli eventi infrasonici è in aumento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del cratere di Sud-Est a circa 2.900-3.000 metri sul livello del mare. Non si osservano variazioni significative sui segnali della rete Gnss. L’Ingv aveva già emesso tre giorni fa un’allerta (Vona) ‘rosso’ per l’aviazione.

Lo spettacolo lavico ha preso avvio dallo scorso 16 giugno

Già dallo scorso 16 giugno l’Etna dà spettacolo con una fontana di lava, durata circa un’ora, dal cratere di Sud-Est e l’emissione di alta nube eruttiva che si è trasformata in ‘pioggia’ di cenere lavica precipitata copiosamente anche su Catania. La nuova fase è stata preceduta da una intensa attività stromboliana e dall’emissione di un trabocco lavico dal fianco meridionale della ‘bocca’ che si è propagato in direzione della Valle del Bove.

Anche a Stromboli nei giorni scorsi il trabocco lavico

Negli stessi giorni vi era stato un trabocco lavico anche dallo Stromboli dove l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio Etneo, ha registrato una variazione dei parametri monitorati. In particolare si era osservata un’anomalia termica dalle telecamere di sorveglianza e nello specifico un trabocco lavico che si riversava in mare.

A rischio anche la viabilità in città

Intanto l’amministrazione comunale, d’intesa con il dipartimento regionale della protezione civile, segnala la pericolosità di percorrere le strade cittadine di Catania, sia a piedi che con mezzi motorizzati, a causa dell’ emergenza cenere. La città è per la gran parte ricoperta dalla cenere vulcanica depositata nella notte dai venti che hanno trasportato la nube di sabbia eruttata dal vulcano verso i paesi del versante sud dell’Etna, precipitando largamente anche nel capoluogo. Sulle piazze, le strade e i tetti di Catania è presente un fitto strato di cenere lavica, che compromette la circolazione viaria, con problemi di aderenza a causa del terreno sdrucciolevole e per questo si raccomanda la massima prudenza negli spostamenti. “È consigliabile – si legge in una nota del Comune – inoltre utilizzare la mascherina anche all’aperto, per proteggere le vie respiratorie e che anziani e persone con disabilità motorie restino a casa”. Avviate stanotte le azioni operative previste dal piano di protezione civile, con presidio e monitoraggio a tutela della sicurezza dei cittadini.

 

 

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