Francesco Priolo è il nuovo rettore dell’Università di Catania per il sessennio 2019/2025. A scrutinio concluso, il direttore del dipartimento di Fisica e Astronomia e ordinario di Fisica della Materia ha ottenuto un totale di 975 voti, 881 da docenti e studenti, più 94 – pari a 470 preferenze – del personale tecnico-amministrativo, che contribuiva all’elezione del rettore con voto ponderato corrispondente al 20% del numero dei docenti aventi diritto al voto. Il quorum necessario per essere eletto alla seconda votazione era di 792 voti.

L’altro candidato in corsa, il prof. Vittorio Calabrese – a seguito del ritiro dalla competizione dei docenti Salvatore Barbagallo, Agatino Cariola e Roberto Purrello dopo la prima votazione di venerdì scorso -, ha ottenuto, invece, un totale di 111 voti (86 da docenti e studenti, più 25 pari a 128 preferenze del personale). Le schede bianche totali sono state 42, le nulle 90.

L’affluenza alla chiusura delle urne è stata del 76,48% di docenti e studenti (1021 su 1335 aventi diritto: 1240 docenti e 95 studenti) e del 54,65% tra il personale tecnico amministrativo (676 su 1237 aventi diritto).

Priolo prende in mano l’Università di Catania dopo scandali e polemiche e dopo le dimissioni del rettore Basile che era già stato sospeso dalla magistratura nell’ambito dell’inchiesta ‘Università bandita’

“Il nostro ateneo riparte – ha dichiarato a caldo il prof. Priolo, dopo aver ringraziato il decano Vincenzo Di Cataldo e la commissione elettorale per la delicata gestione di questa fase di consultazioni e aver reso omaggio agli altri colleghi candidati, “protagonisti di una competizione leale che ha arricchito tutti noi” -. Ho perfettamente chiaro il peso del compito che oggi mi è stato affidato, una grande responsabilità specie perché la situazione è davvero difficile. Io auspico che il lavoro della magistratura possa concludersi presto e che i colleghi coinvolti nella vicenda giudiziaria abbiano la possibilità di giustificare il loro operato. Ma sia ben chiaro che la nostra dev’essere una comunità trasparente, non abbiamo nulla da nascondere sotto il tappeto. Ripartiamo quindi da un’operazione trasparenza che non potrà non essere apprezzata dalla società civile, anche per ricostruire un rapporto di fiducia con la città che sembra perduto”.

“Da oggi lavoreremo, tutti insieme – ha proseguito il nuovo rettore, visibilmente emozionato per gli applausi ricevuti dalla gremitissima aula magna dei Benedettini – per porre le basi di un ateneo partecipato, un’università delle competenze e non delle appartenenze, che sappia valorizzare le professionalità presenti e fornire un proprio significativo contributo al territorio. Agli studenti dico, infine, ‘voi siete l’Università’: e ci impegneremo ad offrirvi sempre più quanto meritate, ma abbiamo bisogno delle vostre forze e della vostra fantasia. La strada è lunga e difficile, c’è moltissimo lavoro da fare, ma tutti insieme possiamo riuscirci. Buon lavoro a tutti noi”, ha concluso il prof. Priolo.

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