“Sono venuto pellegrino a Catania perché Sant’Agata , così amata e venerata, ci offre un grande messaggio che anche oggi è attualissimo: il coraggio della fede”. Lo ha detto  il cardinale Agostino Vallini, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, poco prima delle celebrazione del solenne Pontificale al quale partecipano tutti i vescovi di Sicilia, i sacerdoti della diocesi di Catania, il clero ed i seminaristi, insieme ai rappresentanti delle istituzioni politiche, civili e militari.

Vallini, parlando ai giornalisti, ha ricordato che la patrona di Catania era poco più che adolescente ed “ha avuto il coraggio di dare la vita, dopo essere stata tentata da seduzioni, lei – dice il cardinale –  ha riconosciuto che il Signore viene prima di tutto per essere in grado di vincere la grande battaglia tra bene e male che ognuno di noi si porta dentro”.

Il cardinale parla di una ‘Santina’ grande che è certamente un modello per le donne di oggi, quindi rendendo onore ai catanesi che hanno dimostrato di tenere ben radicata questa fede e devozione ‘ben visibile’ nei confronti di Sant’Agata, ha esortato tutto a “non conservare solo una memoria”.

“Cerchiamo di ripensare il senso di questo martirio di amore che lungo i secoli è stato espresso anche in questa ricchezza”, dice Vallini spiegando che i gioielli di cui è adornato il busto reliquiario di Sant’Agata sono “espressioni umane di qualcosa di importante, quasi una scintilla del divino”.

“Sant’Agata  – ha concluso il cardinale – credo sia un messaggio valido per tutti a cominciare da noi sacerdoti. Ed io sono venuto in pellegrinaggio per imparare ancora di più il coraggio e la coerenza della fede”.

foto: a cura di Basilica Cattedrale Catania

 

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