Obiettivo continuità centrato. Il Catania è guarito: un Catania straripante che, dopo averne fatti 4 al Bisceglie, rifila 5 gol alla Paganese in una partita incredibile. I rossazzurri in svantaggio nel primo tempo, rimontano nella ripresa, ma si complicano la vita rischiando di essere ripresi, poi però l’enorme potenzialità di questa squadra esce allo scoperto e il Catania dilaga su un campo difficile. Il 5 a 2 finale è frutto dello spettacolo che può regalare il Catania, ma anche di qualche, piccola, disattenzione difensiva che dovrebbe essere evitata. Quel che conta, comunque, sono i tre punti che permettono ai rossazzurri di tallonare il Lecce capolista e mantenere il secondo posto in classifica.

LA PARTITA. Lucarelli conferma il 4-3-3 utilizzato contro il Bisceglie dopo l’infortunio di Blondet; torna Lodi, mentre in avanti confermati Di Grazia e Russotto a supporto di Curiale.

Assedio rossazzurro fin dai primissimi minuti di gioco, predominio che però non porta azioni da rete, ma solo un buon numero di cross in area di rigore, preda dei difensori della Paganese.

Formazione tosta quella campana che al primo affondo rischia di passare con la conclusione a botta sicura di Talamo, respinta con una prodezza da Pisseri.

Risposta rossazzurra affidata a Di Grazia, tiro a giro deviato in angolo dal portiere di casa. Dopo la fiammata della Paganese, è il Catania a riprendere le redini del gioco, ma il predominio continua a essere infruttuoso. Non rimane che provarci dalla distanza, ma il tiro di Biagianti finisce lontano dalla porta.

Dalla distanza ci prova anche Tascone per la Paganese, anche in questo caso il pallone finisce fuori. Come già avvenuto a Reggio Calabria, a passare sono i padroni di casa. Dormita generale della difesa del Catania su un calcio di punizione: Pisseri respinge il colpo di Piana, poi non può far nulla sul tap-in di Regolanti che porta in vantaggio la Paganese. Ennesima beffa per il Catania che, però, ha l’enorme limite di non concretizzare il predominio territoriale.

Prima dell’intervallo, proprio come accaduto a Reggio Calabria, Curiale ha sulla testa il pallone del pareggio: l’attaccante, però, manda il pallone fuori in modo davvero incredibile.

In avvio di ripresa Catania subito in avanti: ci prova Semenzato, ma non trova la porta, poi è il turno di Di Grazia, risultato identico. Il pareggio è nell’aria è arriva con una prodezza proprio del ragazzo catanese: pregevole tiro a giro del numero 23 che non lascia scampo al portiere di casa. Pareggio meritato per il Catania. Rossazzurri di nuovo in corsa che ci provano anche con una punizione di Francesco Lodi, fuori di poco.

La gara si accende anche perché anche la Paganese, in contropiede, cerca di ritornare in vantaggio in due occasioni, per poco, non ci riesce. Lucarelli la vuole vincere e cambia tutto inserendo Mazzarani, Ripa e Marchese al posto di Biagianti, Djordjevic e Curiale.

Il vantaggio, puntuale, arriva: Russotto mette al centro per Ripa, il pallone arriva a Di Grazia che ci prova una prima volta, respinge il portiere, il numero 23 riprende il pallone lo cede a Marchese, altro tiro che però raggiunge il piedone di Ripa che, questa volta, insacca.

Partita in cassaforte? Assolutamente no, perché la Paganese non ci sta e il Catania rischia perché la difesa, ogni tanto, va in vacanza. Nel frattempo il Catania spreca un’occasione incredibile: a un metro dalla portaci provano Lodi e Ripa, ma la difesa della Paganese si salva, graziata dagli attaccanti del Catania.

Lucarelli corre ai ripari e rinforza il centrocampo: fuori Di Grazia, in campo Rosario Bucolo. A chiuderla, però, è la classe di Francesco Lodi: a modo suo, su calcio di punizione dal limite. 3 a 1 Catania e partita che sembra in cassaforte. Ma il Catania ama complicarsi la vita la Paganese usufruisce di un calcio di rigore, inventato dall’arbitro, che Scarpa realizza con un pizzico di fortuna.

Speranza di rimonta della Paganese che dura pochissimo: Marchese mette al centro, arriva Aya in spaccata e segna il gol del 4 a 2. Partita pazzesca, ma non finita. Mazzarani viene atterrato in area di rigore, l’arbitro assegna il penalty e Lodi, con precisione, realizza il gol del 5 a 2 che, questa volta, chiude definitivamente la partita.