I numerosi catanesi che hanno raggiunto Reggio Calabria saranno certamente tornati a casa delusi, per il risultato finale della partita e per quanto visto in campo, soprattutto nel secondo tempo. Il Catania spreca una grande occasione e perde al Granillo contro la Reggina: rossoazzurri double face, devastanti e spregiudicati nel primo tempo, accorti e timidi nella ripresa. Catania capace di creare una decina di occasioni da rete nel primo tempo ( segnando solo una volta dopo il vantaggio reggino ) e di non avvicinarsi mai alla porta avversaria nella ripresa. Un Catania camaleontico e, per certi aspetti, incomprensibile che riesce a perdere una partita all’ultimo minuto di recupero. Seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Lucarelli: non si può parlare di crisi, ma una riflessione in casa Catania sarà doverosa.

LA PARTITA. Lucarelli rinuncia a Francesco Lodi, schierando Biagianti, Mazzarani e Caccetta in mezzo al campo. In avanti torna Russotto dal primo minuto insieme a Curiale.

L’avvio del Catania sembra dare ragione al tecnico rossazzurro: i primi minuti sono infernali per la Reggina con gli etnei che costruiscono una serie incredibile di occasioni da rete, ma le sprecano tutte anche per la bravura del portiere calabrese.Mazzarani è quello che va più vicino al gol, ma il portiere Cucchietti riesce a prendere il possibile e l’impossibile: pazzesca la parata sul calcio di punizione del numero 32 che sembrava destinato alla rete.

Troppi errori si pagano. Il Catania viene punito alla prima e unica occasione dei padroni di casa. Lancio lungo intercettato con un pregevole controllo da Bianchimano, dribbling su Aya e pallone in rete. Doccia gelata per il Catania, costretto ancora una volta a recuperare.I rossazzurri, comunque, continuano a macinare gioco e occasioni: Cucchietti si supera anche per fermare Caccetta, altro pallone tolto letteralmente dalla porta.

Sembra un incubo per il Catania, ma prima dell’intervallo anche il numero 1 reggino si deve arrendere: Marchese crossa un pallone in area per Curiale che, con un perfetto colpo di testa, rimette la partita in parità. Gol più che meritato per il Catania che avrebbe potuto anche essere in vantaggio, con un pizzico di fortuna in più.

In avvio di ripresa incertezza di Pisseri, e questa è una notizia, su una conclusione dalla distanza: la difesa rossazzurra si salva con qualche affanno. Comincia un fitto lancio di fumogeni dalla curva reggina in direzione dell’area di rigore del Catania: l’arbitro sospende il match, mentre i vigili del fuoco liberano il campo.

Il Catania non sembra veemente come nel primo tempo ed il pallino del gioco, in avvio di ripresa è dei padroni di casa e per vedere una conclusione dei rossazzurri bisogna aspettare più di un quarto d’ora: Mazzarani ci prova dalla distanza, senza trovare la porta. Stesso esito anche per il tiro di Pasqualoni, dall’altro lato del campo.

Si gioca pochissimo nel secondo tempo: le azioni da rete della prima frazione lasciano spazio a calci e nervosismo. Lucarelli inserisce Ripa al posto dell’autore del gol Curiale, ma la palla del vantaggio capita tra i piedi di Giovanni Marchese che spreca malamente un’occasione d’oro. Nel finale Lucarelli gioca la carta Ze Turbo al posto di Mazzarani. Non serve a nulla, anzi. Nell’ultimo dei minuti di recupero Di Francesco serve a Bianchimano il pallone del 2 a 1 e l’attaccante reggino non ci pensa molto a mettere in rete regalando la vittoria alla sua squadra.