Paura ieri notte nel Catanese. La squadra di vigili del fuoco del Distaccamento di Paternò del Comando Provinciale di Catania è intervenuta infatti per lo spegnimento di un incendio di un’auto in via Asmara, a Paternò (CT).

Fiamme vicino le case

Le fiamme avvolgevano interamente il veicolo interessando anche parte della facciata dell’edificio vicino e danneggiando condizionatori, cavi elettrici esterni e contatori del gas e della corrente elettrica.

Impossibile risalire all’innesco

Sul posto sono dunque dovute intervenire anche squadre di manutentori dell’Azienda del Gas e dell’Enel per ripristinare quanto era stato danneggiato. Visto lo stato generalizzato nel quale è stato trovato l’incendio, non è stato possibile definire le modalità di innesco.

Atti intimidatori e incendi auto e casa avvocato, due arresti a Caltanissetta

Due persone, Rosario Davide Alba e Francesco Nugara, sono state arrestate da carabinieri del comando provinciale di Caltanissetta nell’ambito delle indagini su attentati incendiari e atti intimidatori nei confronti di un avvocato della provincia. Nei loro confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Dda Nissena.

Alba è indagato, in qualità di mandante, per tentata estorsione, atti persecutori, incendio e danneggiamento seguito da incendio aggravati dal metodo mafioso. Nugara, indagato per il reato di incendio, è accusato di essere il mandante, su incarico di Alba, del rogo appiccato il 18 gennaio del 2020 nella casa di campagna della vittima che ha coinvolto anche due auto in uso alla famiglia del legale. L’avvocato ha subito, il 7 novembre del 2018 e il 30 gennaio del 2018, attentati incendiari alla sua auto. Il 20 luglio del 2021 sono stati esplosi sei colpi di pistola contro la sua casa, mentre era all’interno con dei familiari. I carabinieri per alcuni di questi episodi avevano già arrestato i presunti esecutori materiali.

Secondo l’accusa, Alba è “il mandante degli atti intimidatori, di tentata estorsione e degli atti persecutori”, reati commessi “per conseguire un illecito profitto sia al fine di molestare” la vittima. “Inoltre, in ragione dell’attenta pianificazione dei fatti delittuosi, dell’impiego di diversi soggetti per la commissione dei singoli reati e dell’uso delle armi – scrive in una nota il procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca – il gip ha ritenuto sussistente la circostanza aggravante del metodo mafioso. Nei confronti dell’altro indagato, Francesco Nugara, sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza quale ulteriore mandante, incaricato da Alba, dell’incendio avvenuto il 18 gennaio 2020 all’interno dell’abitazione dell’avvocato”.

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