Travelmate, lo zaino da sopravvivenza urbana; Vibrazioni, percussioni che mischiano Africa e Sicilia, Cr(e)ate, il kit per la bottega “nomade”, Imprinting, tessuti stampati con motivi della tradizione africana e siciliana al pari dei vasi di terracotta per erbe aromatiche di Pangea; Strummule, trottole ispirate alle architetture arabe e siciliane, A Home away from home, Tree for all e ComeHome, progetti di luoghi di culto condivisi per le tre grandi religioni monoteiste; le app Simple Jobs per trovare lavori a portata di migrante e Guida alla burocrazy-a per barcamenarsi tra leggi e formalità di un paese nuovo; Colibrì, piattaforma collaborativa per chi si occupa di accoglienza e inclusione; Mescolanze, scambi e contaminazione tra popoli in cucina.

Design e comunicazione in un progetto che si interroga sul fenomeno delle migrazioni sono protagonisti della Mostra “MIGRA-N-TI. Esperimenti pratici e simbolici nel design” che sarà inaugurata venerdì 6 luglio alle ore 17,30 al Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena a Catania, in un allestimento che espone i lavori /tesi di laurea degli studenti dell’Accademia Abadir.

La mostra è uno dei due eventi collaterali alla biennale itinerante “Manifesta 12” che si svolgeranno a Catania e sarà aperta sino al 3 agosto.

Ideata dall’Accademia Abadir, la mostra “MIGRA-N-TI” è la sintesi del progetto curato da Domitilla Dardi che ha coinvolto gli studenti e i docenti del triennio in Design e Comunicazione Visiva per l’anno accademico 2016/17. L’intera scuola ha scelto di interrogarsi su cosa sia il fenomeno delle migrazioni. Dopo un lavoro di raccolta dati su ciò che il design ha realizzato sul tema, studenti e docenti hanno condotto una ricerca durata un anno lavorando in sinergia con centri di accoglienza e aiuto presenti sul territorio (CARA di Mineo, Centro Astalli, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa, Mediterranean Hope di Scicli, Fondazione Buon Samaritano di Vittoria) e con alcune realtà creative siciliane (Fieri di Catania e Studio Super Santos di Palermo).

IL PROGETTO E GLI AUTORI. I progetti/tesi di laurea realizzati dagli studenti durante i corsi sono stati sviluppati attraverso cinque linee di ricerca: Welc(h)ome (Corso di Interior Design con Vincenzo Castellana) su identità spirituale dei migranti e progetto di uno spazio multi-religioso per i centri d’accoglienza; In limbo (Corso di Design 2 con Francesco Librizzi) su stato di sospensione tra la perdita di cittadinanza e la condizione indeterminata del migrante (inlimbo.eu); Welcome (Corso di Design 3 con Francesca Lanzavecchia) sull’emergenza arrivi e pratiche di welcome; Morfologia dell’Irrinunciabile (Corso di Exhibition Design con Giuseppe Pulvirenti) su privazione materiale e grado zero di sopravvivenza; Dal linguaggio al progetto. Gli uomini si muovono (Corso di Metodologia Progettuale della Comunicazione Visiva con Aldo Presta) sulla relazione tra i migranti e i volontari, anche attraverso una piattaforma online (co-li-bri.eu) dove condividere necessità e soluzioni.

I progetti in mostra all’interno di MIGRA-N-TI sono: A home away from home di Giorgia Bonaventura; Tree for all di Mariagrazia Occhipinti; ComeHome di Raffaele Caruso; Imprinting di Carla Garipoli; Pangea di Fabrizio Zito; TravelMate di Sergio Costa; Vibrazioni di Emanuele Torrisi; Strummule di Roberta Palazzolo; Cr(e)ate di Alessandra Saporita; Guida alla burocrazy-a di Placido Guglielmo e Francesco Scivoli; Mescolanze di Andrea Scaduto; Simple Jobs di Rosario Cosentino; Colibrì di Giulia Garozzo.

«Il tema delle migrazioni proposto da Domitilla Dardi – spiega Lucia Giuliano, direttore di Abadir – ci ha dato la possibilità di confrontarci con una questione importante e difficile che, se da un lato ci obbliga ad osservare con più attenzione il nostro intorno immediato (la Sicilia è infatti luogo di sbarchi continui che conosciamo più attraverso i media che tramite l’esperienza diretta), allo stesso tempo ci fa riflettere su un assunto che appartiene al mondo e che sta stravolgendo le dinamiche globali tra le nazioni, generando quell’instabilità che oggi si trovano ad affrontare tutti i paesi e i cittadini del mondo».

GLI INCONTRI. All’interno di MIGRA-N-TI sono previsti quattro momenti di confronto e approfondimento, tra talk e workshop sui temi dell’immigrazione, realizzati in collaborazione con Officine Culturali.

Il primo, lunedì 9 luglio alle ore 18, al MonaStore, sarà la tavola rotonda dal titolo “Segni e linguaggi nella società multiculturale”, dedicata al mondo dell’accoglienza. All’incontro partecipano i docenti Carlo Colloca, Alessandro De Filippo e Rosaria Sardo, modera Francesco Mannino, presidente di Officine Culturali.

La mostra MIGRA-N-TI è inserita nel calendario di eventi “Porte aperte Unict 2018 – Dialoghi migranti”.

PATROCINI E PARTNER. MIGRA-N-TI è patrocinata da: Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche Disum, Centro di ricerca dell’Università di Catania – LaPoss, Sezione di Sociologia del Territorio dell’Associazione Italiana di Sociologia, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania, Fondazione degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania, ADI Delegazione Sicilia.

La mostra è stata realizzata con la partnership di DiSé per realizzazione e allestimento e con il supporto tecnico di Nicola e Carmelo Quartarone per la logistica, Improntabarre e Le panier bags per la prototipazione; Adv Factory per il service stampa. Media partner, Radio Lab e Radio Zammù.