L’Europa, in tutte le sue criticità e speranze, è stata l’assoluta protagonista della mattina della seconda giornata di Muovititalia16, la tre giorni di formazione e cultura politica promossa a Catania dall’associazione “Meridiana” e dalla “Fondazione della Libertà” su iniziativa dell’europarlamentare Salvo Pogliese, del deputato alla Camera Basilio Catanoso e del senatore Altero Matteoli.

Più di 600 persone hanno gremito la sala meeting dell’hotel Le Dune per assistere alle due conferenze incentrate sull’Unione Europea. Si è partiti con l’appuntamento dedicato ai giovani “L’Europa dei giovani: volontariato, associazionismo e forum della gioventù”. Introdotti dal dirigente giovanile Francesco Leonforte, e con la moderazione del giornalista Alessandro Sansoni, sono intervenuti Federica Celestini Campanari e Mario Pozzi del Forum nazionale giovani, il presidente di Modavi Sicilia Giacomo Antronaco, Salvatore Raffa presidente Centro servizi per il volontariato etneo e Pippo Di Natale presidente del Forum Terzo Settore Sicilia.

“Europa: tra Brexit, immigrazione e crisi economica” il titolo del convegno che a seguire a visto sul palco gli europarlamentari di Forza Italia-PPE introdotti da Maria Tripodi, dirigente nazionale di Forza Italia giovani, e Luca Scrofani, dirigente giovanile, e moderati dal giornalista Luca Ciliberti.

Il primo a prendere la parola è stato Antonio Tajani, vicepresidente del Parlamento europeo, che ha sottolineato come “la risposta alla Brexit, e ai mali dell’Unione, non può che essere un grande ritorno alla politica non certo la distruzione dell’Europa che vorrebbe dire contraddire le nostre radici culturali perché da sempre chi, come noi, è alternativo alla sinistra non può che essere europeista. Questo non vuol dire che la burocrazia di Bruxelles ci piace, è esattamente il contrario, ma proprio perché teniamo all’Europa ci battiamo per migliorare questa Unione. L’Europa è la nostra storia, la nostra identità.”.

“Noi abbiamo bisogno di più Italia in Europa – ha dichiarato nel suo intervento il parlamentare europeo Stefano Maullu – il nostro Paese, che è uno dei fondatori dell’Unione, ha necessità di far sentire con più forza la propria voce a Bruxelles. Il nostro governo non è riuscito spesso a farlo,  soprattutto in tema di politica estera dove le esigenze dell’Italia, l’emergenza immigrazione su tutte, sono sacrificate innanzi agli interessi di altri Paesi europei.”

“Noi in Europa – attacca l’europarlamentare Alessandra Mussolini – combattiamo ogni giorno contro una politica comunitaria che sta chiedendo troppi sacrifici all’Italia e siamo praticamente soli perché il duo Renzi-Alfano si caratterizza per molte dichiarazioni e pochissimi fatti tra cui di certo non rientra la difesa degli interessi italiani a Bruxelles. L’Italia accoglie il 60% dei migranti economici, clandestini praticamente, e sono tutti a carico del nostro Paese mentre l’Europa si guarda bene di interessarsene. Noi diciamo con forza basta a questa situazione.”.

Il parlamentare europeo Massimiliano Salini centra il suo intervento sulle infrastrutture dei trasporti europei e il Ponte sullo Stretto: “Io sono di Cremona, quindi non siciliano, ma alla Sicilia dico che il Ponte si deve fare, perché vuol dire attrarre investimenti e potenziare un territorio che ha gravi deficienze nelle infrastrutture dei trasporti che lo penalizzano economicamente.”.

Per il padrone di casa l’europarlamentare Salvo Pogliese “noi stiamo vivendo il contesto di massima disaffezione all’Europa e la responsabilità di questa situazione è per la massima parte delle Istituzioni di Bruxelles, spesso troppo fredde e burocratizzate, distanti dalle reali e quotidiane esigenze dei cittadini. Sull’emergenza immigrazione l’Europa si è svegliata troppo tardi, mentre l’Italia e la Sicilia in particolare già da anni si sobbarcavano i costi economici e sociali di questa situazione. E ancora ora le risposte dei vertici dell’Unione non sono adeguate o rimangono solo sulla carta. Mi riferisco in particolare modo al piano dei ricollocamenti dove dei 160mila migranti che dall’Italia e dalla Grecia sarebbero dovuti essere distribuiti tra gli altri paesi europei in realtà sono stati ricollocati solo 1196 migranti dall’Italia e 4455 dalla Grecia per un totale di soli 5651 migranti ovvero appena il 3,53%. È chiaro quindi che non può essere questa l’Europa che possa far ‘innamorare’ i propri cittadini. Ma ci sono anche colpe dell’Italia, basti pensare che dei 34.107 provvedimenti d’espulsione emanati nel 2015 i migranti realmente espulsi sono stati solo 3688 pari al 10,8%. Quindi l’Italia deve assumersi anche le proprie responsabilità, ma di certo quest’Unione europea deve cambiare per diventare quel sogno che è l’Europa dei popoli in cui noi crediamo fermamente.”.

In conclusione l’intervento di Elisabetta Gardini, capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo che ha puntato l’attenzione su “quanto poco l’Europa fa per i giovani in termini di sviluppo culturale e sostegno lavorativo, e questo è pericoloso oltre che sbagliato perché sono i giovani i cittadini del futuro dell’Europa e se da essa si sentono trascurati è consequenziali che essi si distaccheranno sempre più da essa.”.

Muovititalia16 è continuata con tre incontri. Il primo su comunicazione e social network tenuto dalla giornalista Silvia Cirocchi, per poi dare spazio a incontr ‘più’ nazionali su “Quale futuro per il centrodestra?” con i parlamentari nazionali di Forza Italia e “Le ragioni del No alla riforma costituzionale con docenti universitari e Renato Schifani.

Oggi la conclusione con i leader del Centrodestra siciliano sempre all’hotel Le Dune.