Ospitati nel canile di San Giovanni Galermo, per cure mediche o perché senza una casa, cani e gatti vivevano in realtà pessime condizioni.

E’ quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato Borgo-Ognina che con i veterinari dell’Asp di Catania hanno eseguito diversi controlli per il contrasto del reato di maltrattamenti di animali.

Gli animali, 517 cani e diversi gatti, sono affidati al canile dai Comuni etnei affiliati, tra i quali il Comune di Catania, che pagano un corrispettivo giornaliero per ciascun animale.

Dopo una meticolosa ispezione dei luoghi, particolarmente estesi, sono emerse significative criticità per ciò che riguarda il trattamento e il benessere degli animali.

Il terreno era cosparso di mangime secco che invece avrebbe dovuto trovarsi nelle apposite ciotole, che l’interno di alcune delle vasche di materiale plastico rigido, utilizzate per l’acqua da bere, presentava un sottile strato di alghe e mancanza di pulizia.

L’amministratore delegato del canile e i due veterinari responsabili della struttura sono stati denunciati per maltrattamento di animali.

 

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