Sono 14 i deceduti per Covid19 aBronte (CT), dichiarata zona rossa dal presedente della Regione. A dare la dolorosa notizia è il sindaco Pino Firrarello che, nel dare i dati della curva del contagio, malinconicamente ha informato la città sui decessi. “Nell’allineamento dei dati tra l’attività di screening portata avanti dall’Usca ed i nostri Uffici, – afferma il sindaco dalla stanza dove sta trascorrendo la quarantena essendo anch’egli risultato positivo – risultano ad oggi 359 positivi, di cui 5 ricoverati, mentre 628 sono i concittadini posti in isolamento fiduciario. Se possiamo gioire per i 51 Brontesi ristabiliti, registriamo 14 defunti positivi al Covid dall’inizio della pandemia: ci stringiamo in preghiera attorno al dolore delle famiglie, con il cuore colmo di tristezza”.

Bronte è stata dichiarata zona rossa e lo sarà dal 15 al 25 novembre, salvo proroghe della giunta regionale. “Abbiamo – continua il sindaco – chiesto alle Autorità Sanitarie particolare attenzione per le nostre “Residenze per anziani” messe alla prova da questo terribile mostro. Faremo, inoltre, quanto necessario affinché gli eroi che stanno affrontando questa battaglia, operatori e residenti, possano presto guarire e tornare alla normalità”.

E 4 morti sono tanti se considerato che il primo è stato segnalato l’8 novembre e che fino a venerdì 13 erano appena in 4 ad aver perso la vita. Dal 14 ad oggi ben 10 deceduti. “Una grande tristezza ed un profondo dolore che non si attenua nel constatare che si trattava di persone particolarmente anziane che già soffrivano per altre patologie. Alcuni di loro sono morti in ospedale, altri in casa essendo pazienti oncologici e 4 nella Casa di Riposo San Vincenzo De Paoli”.

A Bronte vige il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati; di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato a eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità o per usufruire di servizi o svolgere attività non sospese. Disposto lo stop di tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado e degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi  essenziali e di pubblica utilità. Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza,  nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari
e di beni o servizi essenziali.