“Ieri è stata una giornata calda, ricca di verde. Mi è piaciuto il contesto ma noi non abbiamo nulla da invidiare. Ho spiegato agli amici e ai militanti della Lega che il Nord senza la Sicilia e senza il Sud non va da nessuna parte“. Lo ha ribadito a Catania il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, all’indomani del suo intervento a Pontida nell’annuale raduno della Lega.

“Temevo di essere linciato – ha aggiunto- ed invece c’è stato un applauso fragoroso. O erano tutti siciliani e meridionali – ha ironizzato Musumeci- o si sono convinti anche loro che la competizione non si fa tra nord e sud Italia. Ma si fa tra l’Italia e le altre potenze europee”.

Rispondendo ai giornalisti, che incalzavano su ipotesi di apparentamento con la Lega, il governatore e leader di ‘Diventerà Bellissima’ ha risposto “come qualche mese fa mi ha invitato Giorgia Meloni alla loro festa. Sono andato ma non significa che sia diventato di Fratelli d’Italia. Ieri mi ha invitato la Lega e sono andato, è un problema di galateo. Da una vita sono al mio posto e sto bene dove sto”.

“La Lega – ha evidenziato- è stata ed è una forza di coalizione e non dimenticate che è stata una delle prime forze politiche a dire sì alla mia candidatura alla Regione”.

In vista poi delle europee del prossimo anno, Musumeci ha sottolineato che “tutte le forze regionali e locali, di fronte ad una consultazione che va al di là delle regione, quindi le politiche e le europee, hanno il dovere di interrogarsi. Cosa faremo? – si è chiesto Musumeci- Lasceremo tutti liberi di virare secondo il gradimento di ciascuno oppure faremo una scelta strategica? Lo abbiamo fatto alla vigilia delle politiche ed il congresso scelse di fare una alleanza elettorale con Fdi, terremo un congresso subito dopo l’estate per decidere assieme con gli iscritti cosa si dovrà fare per le europee”.

“Una cosa però è l’alleanza strategica per una consultazione elettorale – ha precisato Musumeci- un’altra cosa è l’autonomia di una forza politica che vuole restare autonoma come ‘Diventerà bellissima”’.

Intanto su Musumeci piove la critica, violenta, anche dell’ex assessore Pd Antonello Cracolici secondo il quale  “La partecipazione di Musumeci al raduno di Pontida non mi ha stupito: la destra estrema del nostro Paese si sta riorganizzando e ognuno va dove ‘si sente a casa’”.  

“Una cosa invece mi stupisce – aggiunge – che ancora c’è chi, e fra questi anche Miccichè, forse fa finta di non vedere che è in corso una pericolosa deriva culturale e politica verso le forme più radicali della cultura della destra italiana. Chi si autoproclama populista lo fa per nascondere una deriva estremista”.
“In questo contesto – prosegue Cracolici – il Movimento 5 Stelle corre il rischio di trovarsi presto in un cortocircuito: sostenere Salvini a Roma ed essere in contrapposizione a chi è sostenuto da Salvini in Sicilia. Non sarà facile superare questa contraddizione – conclude Cracolici – a meno che non aprano in tempo gli occhi e fermino, anche dalla Sicilia, quella che considero la deriva più minacciosa per l’Italia”.