Disponibilità finanziarie per più di 19 milioni di euro sono state sequestrate preventivamente dai finanzieri di Catania nell’ambito di un’ampia attività di indagine per il reato di bancarotta fraudolenta relativo al crac della Aligrup S.p.a., società specializzata nel settore della grande distribuzione alimentare.

Nell’inchiesta sono coinvolti: Sebastiano Scuto, amministratore di fatto di Aligrup S.p.a. e titolare di quote di Aligrup S.p.a. e di Fruttexport S.r.l., Salvatore Michele Scuto, procuratore speciale e liquidatore di Aligrup S.p.a., Rita Spina, titolare di quote della Fruttexport s.r.l., Domenico Spina, amministratore unico di Fruttexport s.r.l., Carmelo Frasca amministratore unico della Lanificio di Ragusa coniugi Frasca S.r.l., Filippo Tomarchio, liquidatore di Deteritalia S.r.l., Salvatore Muscarà, Carmelo Lazzara e Angelo Giordano amministratori giudiziari di Aligrup S.p.a. Gli indagati rispondono di concorso in bancarotta fraudolenta.

La Guardia di Finanza di Catania ha sequestrato 85 rapporti bancari tra conti correnti, conti deposito e cassette di sicurezza, intestati o comunque nella disponibilità degli indagati.

Aligrup è stata ammessa al concordato preventivo dal Tribunale fallimentare di Catania il 18 marzo 2013. Il provvedimento è stato emesso nei confronti di 9 indagati, 3 amministratori giudiziari della Aligrup S.p.a. e 6 tra amministratori di fatto e di diritto di diverse società collegate.

Aligrup S.p.a era stata già sottoposta dal 2001 ad amministrazione giudiziaria nell’ambito del procedimento a carico di Sebastiano Scuto per associazione mafiosa.

Le attività illecite contestate risalgono agli anni 2005-2013 quando la Aligrup S.p.a., pur formalmente gestita dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale, sostanzialmente operava nell’interesse della famiglia Scuto, avvantaggiando società appartenenti al medesimo gruppo imprenditoriale o comunque allo stesso riconducibili, fino al dissesto con la domanda di concordato preventivo.

In particolare sono emerse varie operazioni commerciali anomale tra Aligrup e alcune società riconducibili alla famiglia Scuto (Fruttexport s.r.l., K&K s.r.l., Global Service s.r.l., Deteritalia s.r.l. e Cedal s.r.l.), mediante le quali sono state realizzate la distrazione e la dissipazione delle risorse finanziarie della Aligrup S.p.a. Tra i rapporti commerciali anomali sono state accertati quelli di fornitura con la Fruttexport srl a prezzi triplicati rispetto a quelli normalmente praticati sul mercato, che, da un lato hanno depauperato nel corso degli anni le casse della Aligrup S.p.a. e, dall’altro lato, hanno consentito alla società collegata di conseguire utili enormi rispetto alla media del settore. Modalità analoghe sono state riscontrate in altre operazioni, come ad esempio nei rapporti commerciali tra Aligrup S.p.a., K&K s.r.l. e Global Service S.r.l. (altre società riconducibili alla famiglia Scuto).

La Procura contesta anche operazioni immobiliari ‘distrattive’ messe in atto con altre società collegate, che  hanno determinato un depauperamento di risorse economiche e patrimonio della Aligrup.

br-far

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