Approfittando del posticipo tra il Bogliasco e la capolista Padova, la Waterpolo Despar Messina supera il Rapallo 12-10 e si riporta in testa alla classifica del massimo campionato femminile. Gara non semplice per le peloritane, risolta solo nell’ultimo quarto. In grande spolvero Gitto e Chiappini, autrici di un poker di reti ciascuno. Sabato prossimo la Waterpolo Despar Messina è attesa dal derby in trasferta con l’Ekipe Orizzonte Catania.

Rapallo parte meglio delle padrone di casa. Dopo il botta e risposta in superiorità tra Repetto e Gitto, le liguri si portano avanti con Kholi e Sonia Criscuolo. Morvillo dimezza lo svantaggio ma Gragnolati, sul filo della sirena, si inventa un tiro pazzesco che muore nell’angolo di Ventriglia, errore che costa il posto da titolare al portiere peloritano sostituito, più che degnamente, da Silvia Laganà per il resto della partita. Il cambio in porta dà, finalmente,  la sveglia alla squadra che realizza con Radicchi, Kuzina e Chiappini. Kholi pareggia i conti ma la brasiliana trova il gol del nuovo sorpasso.  Il match rimane in equilibrio anche dopo l’intervallo lungo con la Waterpolo Despar Messina costretta a soffrire. Gragnolati, Avegno e Zanetta inchiodano per tre volte sul pari le peloritane. La resistenza ligure viene piegata solo nell’ultimo parziale in cui, dopo la rete di Chiappini, sale in cattedra Gitto che con una tripletta mette in ghiaccio il risultato.

Così Maurizio Mirarchi, coach della Waterpolo Despar Messina: “Abbiamo cominciato la partita non bene, poi, però, la squadra è stata molto brava a reagire mostrando grande carattere e ottima tenuta fisica. Da lunedì testa al derby”.

La Waterpolo Despar Messina ha partecipato alla campagna “L’esordio di Matteo” promossa da Parent Project Onlus, l’associazione dei genitori che lotta contro la distrofia muscolare di Duchenne e Becker. La raccolta fondi, realizzata con SMS da inviare al numero 45519. Le ragazze della Waterpolo Despar Messina hanno indossato una maglietta di Parent Project Onlus e invitato gli spettatori presenti alla piscina Cappuccini a inviare un sms benefico.  Il ricavato dell’iniziativa andrà a finanziare uno studio sugli aspetti nutrizionali e metabolici nei pazienti italiani con distrofia muscolare di Duchenne coordinato dall’ICANS della Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Istituto Neurologico Besta e con il Servizio di Nutrizione dell’Ospedale Bufalini di Cesena.

Prima dell’incontro Rosaria Aiello ha ricevuto il premio assegnatole a dicembre dall’Ussi Sicilia per la medaglia d’argento conquistata con la nazionale italiana alle Olimpiadi di Rio.

L’Ekipe Orizzonte torna a vincere in modo netto, battendo 17-8 la RN Bologna. Il quarto successo consecutivo in campionato permette così alle rossazzurre di rafforzare ulteriormente il terzo posto in classifica a quota 26 punti, con la certezza che in un modo o nell’altro si potrà beneficiare del match che resta ancora da giocare in questo turno tra Bogliasco e Padova, o accorciando la distanza dalle venete o allungando sulle liguri.

Nella sfida contro le bolognesi le rossazzurre erano partite ad handicap, perdendo 3-4 il primo tempo. Nel secondo parziale, però, è venuto fuori tutto il carattere di Capitan Di Mario e compagne, che hanno stravinto la frazione per 6-1, ipotecando poi il match grazie al 4-1 del terzo tempo. Ancora a favore delle catanesi il quarto di gara conclusivo, vinto 4-2 dalle padrone di casa, tra gli applausi del pubblico della Piscina “Francesco Scuderi” di Via Zurria (CT).

Arianna Garibotti e Monika Eggens sono state le migliori marcatrici del match con tre gol a testa, mentre Tania Di Mario, Valeria Palmieri, Claudia Marletta ed Isabella Riccioli hanno segnato due reti ciascuno. Un gol anche per Sofia Lombardo, Roberta Grillo e Roberta Santapaola.

Per le rossazzurre, quindi, è stata di certo una prova soddisfacente, soprattutto dopo il turno in chiaroscuro di Coppa Italia della scorsa settimana, come ha sottolineato a fine partita il coach dell’Ekipe Orizzonte: “Oggi la prestazione mi interessava ancor di più della vittoria – ha detto Martina Miceli –  , al di là degli errori che è normale si facciano sempre. Ci tenevo che le ragazze dimostrassero a noi stessi e a chi ci guarda che c’è davvero il piacere di giocare per questa squadra e l’orgoglio di condividere questo progetto. Oggi queste cose sono venute fuori, è stata una partita divertente, seppur ci sia la consapevolezza che ci sono sempre tante cose da migliorare e correggere. Però penso che abbiamo trasmesso davvero il desiderio di divertirci e divertire e questo è importante. Nel primo tempo eravamo andate sotto, ma per noi non si è trattato di un calo. Credo sia dipeso più da qualche errore e da alcune disattenzioni. Purtroppo prendiamo parecchi gol dal centro, ma questo dipende sicuramente dal fatto che non abbiamo un difensore di ruolo d’esperienza, al di là di Francesca Sapienza che è una 2000. Tra l’altro, oggi ha giocato anche discretamente, però non va dimenticato che è molto giovane e per lei si tratta della prima esperienza in Serie A. Quindi, certamente non può ancora essere considerata il nostro marcatore principale, o comunque titolare, e questo ci porta ad affidarci alla rotazione delle grandi, che però purtroppo devono sacrificarsi, perchè comunque non è il ruolo di nessuna di loro. Aspettiamo sempre con ansia che si risolva la vicenda di Carolina Ioannou, anche perchè non è affatto bello vederla allenare ogni giorno senza la possibilità di scendere in campo. E’ una ragazza di vent’anni su cui abbiamo imbastito il nostro progetto e purtroppo è ancora ferma ai box, ma ci auguriamo davvero che tutto si concluda nel migliore dei modi al più presto. Questa vittoria non deve cancellare dalle nostre teste la brutta prestazione offerta nel turno di Coppa Italia, che anzi deve essere sempre ben presente. Noi possiamo essere la squadra di oggi, ma anche quella della Final Six della UnipolSai Cup o dello scorso week-end. Quindi, proprio per questo è opportune tenere bene a mente le cose sbagliate che abbiamo fatto, senza lasciarci ossessionare chiaramente, ma facendone tesoro”.