Una lunga giornata, iniziata ieri con la Messa dell’Aurora e conclusa poco dopo le 6 di oggi al termine del giro esterno con il rientro in Cattedrale.  I festeggiamenti in onore di Sant’Agata sono già nel clou ed a migliaia hanno accompagnato il fercolo votivo con le spoglie della giovane martire fino al suo ritorno in piazza Duomo.

La Patrona di Catania ha varcato le porte della Cattedrale quando cominciava ad albeggiare il giorno della solennità di Agata. Lo scorso anno il giro esterno, che caratterizza le celebrazioni del 4 febbraio, venne completato alle 6, quindi si può dire che i tempi sono stati rispettati.

Il primo abbraccio con ‘Agata’ è stato all’alba di ieri, quando, nel Duomo di Catania stracolmo di fedeli vestiti di bianco tra lo sventolare di fazzoletti e il le luci di smartphone e tablet portati verso l’alto per immortalare il momento solenne, ha salutato con gioia e commozione l’apertura della “Cammaredda”. E’ stato in quel momento che Sant’Agata con il volto bello e luminoso si è mostrata ai fedeli.

Alla fine della Santa messa, il fercolo si è ‘affacciato’ su Piazza Duomo per l’inizio del “giro esterno”. La processione è arrivata in Piazza Carlo Alberto, con la tradizionale sosta davanti al santuario della Santissima Annunziata al Carmine per l’omaggio alla Santa dei Padri Carmelitani e poi in piazza Stesicoro.

E’ in piazza Stesicoro all’angolo con via Etnea che il vescovo di Catania, Salvatore Gristina,  ha letto il discorso alla città, quindi – quando erano le 20 circa -la salita dei cappuccini.

In serata, partendo da via Plebiscito la processione si è snodata per le vie Vittorio Emanuele, Aurora e via Palermo, con le tappe caratteristiche delle zone popolari della città, tra case illuminate, bancarelle, negozi aperti fino a tarda notte.

Dopo l’arrivo in piazza Palestro, con l’appuntamento notturno con i fuochi d’artificio del “Fortino”, la processione della Santa è proseguita per via Garibaldi, nuovamente via Plebiscito, via Cristoforo Colombo con il caratteristico passaggio sotto gli archi della marina, via Dusmet, prima della corsa conclusiva da Porta Uzeda fino in Cattedrale.

foto: a cura di Basilica Cattedrale

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