C’è un po’ di Sicilia in Centro Italia nelle zone colpite dal terremoto. Volontari e soccorritori partiti da Catania e da Ragusa sono in campo tra le macerie per portare il loro contributo. Saranno impegnati ad Amatrice, Accumuli e Arquata.

Il tempo stringe. Bisogna fare in fretta prima che sia troppo tardi e che l’elenco delle vittime si allunghi. Poche parole sono quelle di Tony Gaziano, soccorritore catanese e presidente coordinamento Fir: “Si continua a cercare, senza sosta, c’è apprensione, un silenzio surreale. C’è la speranza di trovare ancora qualcuno vivo. Forse un miracolo ci può aiutare…”. 

I volontari e i mezzi del coordinamento Fir, la Forza di intervento rapido di Protezione Civile hanno messo a disposizione un camion della Confraternita Misericordia di Pedara utilizzato per trasportare i materiale, con a bordo sei volontari: due autisti e quattro specializzati nel montaggio delle tende dell’associazione Pantere verdi di Catania. Dalla provincia di Ragusa sono partite due unità cinofile dell’Avcm, l’Associazione volontari città di Modica.

 

I soccorritori siciliani sono arrivati proprio mentre la terra tornava a tremare. Tre scosse sono state registrate nella notte. All’1,49 di magnitudo 3,6, alle 2,04 magnitudo 3.8 e soprattutto alle 6,08 e 6,21 magnitudo 3.o, fino a quella molto potente di magnitudo 4.8 delle 6,28.

Nuovi crolli si sono verificati nel centro di Amatrice dopo l’ultima scossa. I crolli non hanno coinvolto le squadre dei vigili del fuoco che sono al lavoro in questo momento in due luoghi distinti di corso Roma: l’Hotel Roma, da dove in serata è stata estratta una vittima, e una casa privata.

Continua incessante, infatti, l’attività dei soccorritori, per cercare eventuali superstiti e dare assistenza agli sfollati che hanno trascorso la notte nelle tendopoli attrezzate nella zona.

Il bilancio ufficiale parla di almeno 250 morti, 204 dei quali nel terremoto Amatrice ma complessivamente di 365 feriti, 215 persone estratte vive dalle macerie durante le operazioni di salvataggio che continuano oltre le vittime accertate il cui numero è destinato ancora a crescere.

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