• Ascoltata in commissione Territorio Ambiente all’Ars, Elisa Grande, la referente di Italia Casa
  • Il vicepresidente dell’Ars Angela Foti “Non possono esistere regole che valgano solo per una parte dell’Italia”
  • “Ennesima dimostrazione di come la questione siciliana passi spesso in secondo piano”

Audizione in commissione Territorio Ambiente all’Assemblea Regionale Siciliana per discutere le azioni da intraprendere per le popolazioni dei paesi etnei dopo il sisma di Santo Stefano del 2018. Per questo motivo è stata ascoltata Elisa Grande, referente di Italia Casa, il dipartimento nazionale per la ricostruzione post sisma.

“Il principio che deve essere rispettato – ha sottolineato il vicepresidente dell’Ars, Angela Foti – è chiaro e semplice: non possono esistere regole che valgono per una parte dell’Italia e sono nulla per un’altra parte”.

Foti “Chiediamo stessi benefici di Amatrice”

L’esponente di Attiva Sicilia ha poi continuato denunciando una disparità di trattamento per il terremoto del 2018. “Invece – ha osservato Foti – ci troviamo di fronte all’ennesima dimostrazione di come la questione siciliana passi spesso in secondo piano. Chi ha subìto danni durante il terremoto di Santo Stefano deve potersi giovare degli stessi benefici previsti per Amatrice e per il centro Italia. E questo è quello che abbiamo detto in Commissione Ambiente e Territorio a Elisa Grande. Un passaggio fondamentale affinché la richiesta di estensione dei benefici di legge venga inoltrato un’altra volta al Governo nazionale”.

“Benefici legge Amatrice vengano estesi alla Sicilia”

“Purtroppo in questi anni abbiamo registrato una continuità nel disinteresse dei vari governi nazionali, con l’effetto che le popolazioni colpite dal sisma di Santo Stefano sono state abbandonate al loro destino. E ciò non è più tollerabile. Voglio ringraziare il commissario Scalia che guida la struttura che si occupa del sisma dell’area etnea per l’impegno profuso, sinora vanificato perché il Governo nazionale sembra sordo alle sue richieste. E voglio ringraziare per la sensibilità dimostrata anche il presidente della Commissione, Giusy Savarino, con la quale presenteremo All’Ars un Ordine del giorno per supportare il Governo Regionale nella richiesta urgente di estensione alla Sicilia dei benefici di legge previsti per Amatrice”.

Il terremoto del 2018

La scossa si verificò alle 3.20 di notte e venne avvertita dalla popolazione a Catania e nella sua provincia. Si trattò della più forte scossa dello sciame sismico iniziato con l’eruzione dell’Etna. la scossa, registrata esattamente alle 3,18 è stata di magnitudo 4.8. Il sisma ebbe ipocentro a 1 km di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni. Provocò ingenti danni oltre che molta paura tra le persone e numerosi sfollati e diversi feriti.