Nella prestigiosa cornice di Palazzo Fatta nel centro storico di Palermo, si è svolta la prima edizione di World Best Artists Prize, ideata e organizzata dalla Fondazione Costanza Il premio nasce con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze internazionali. Alla cerimonia di premiazione, presentata da Antonella Giotti e Martina Panno, ad essere insigniti del premio saranno uomini e donne che si sono distinti per la creatività, tra questi Nino Sutera, coordinatore per l’Italia European Rural Parliament.
Nino Sutera, Diploma di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie, Funzionario Direttivo della Regione Siciliana, responsabile dell’Osservatorio Neorurale “Formatore Consulente” del Formez, Componente del Gruppo di lavoro del MIPAF, Referente della rete interregionale sulla ricerca e servizi allo sviluppo, Iscritto all’Albo regionale dei Formatori interni presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Regione Sicilia ,Consulente Formatore del PAN fitofarmaci, Ideologo dei Borghi GeniusLoci De.Co. e del Percorso informativo di sviluppo locale “Un Villaggio di idee” Coordinatore del G.I.T (Gruppi d’interesse territoriale del MIUR) Ideologo della Libera Università Rurale, componente della task force nazionale per le De.Co. autore di diverse pubblicazioni e relatore a tantissimi eventi divulgativi, blogger, infine coordinatore editoriale di Terrà Multimediale dell’Assessorato Agricoltura.
L’abbiamo incontrato per una breve intervista
Cos’è il Parlamento Rurale Europeo?
Una struttura politica, ma non partitica. ‘Parlamento rurale’ non è una parte formale del governo, né è un parlamento nel senso di un organo legislativo o decisionale. Si tratta di un processo ‘bottom-up’ di coinvolgimento e dibattito tra il popolo rurale e politici, per consentire una migliore comprensione, politica più efficace e di azione per affrontare le questioni rurali. Un Parlamento rurale è un processo che fornisce opportunità per le persone con un interesse per le comunità rurali per condividere idee, prendere in considerazione i problemi e le soluzioni. Parlamento rurale permettono alle persone e decisori a lavorare insieme su questioni prioritarie per sviluppare soluzioni nuove e creative. Essi rafforzano la voce delle comunità rurali e li aiutano a influenzare le decisioni che li riguardano. Il loro successo in Europa negli ultimi 20 anni ha ispirato ad avviare un Parlamento rurale in ogni stato.
Il Parlamento europeo rurale è stato concepito per:
- Rafforzare la voce delle comunità rurali d’Europa, e per assicurare che gli interessi e il benessere di queste comunità riflettono nelle politiche nazionali ed europee.
- Promuovere auto-aiuto, comprensione comune, la solidarietà, lo scambio di buone prassi e la cooperazione tra le comunità rurali in tutta Europa.
Perché è necessario?
200 milioni di persone, quasi un terzo della popolazione europea, vive in aree rurali. Essi contribuiscono notevolmente alle economie locali, nazionali ed europee. La loro funzione sociale e il benessere economico è di fondamentale importanza. Affrontano grandi sfide, tra cui la perdita dei giovani e dei servizi rurali in molte regioni. Il loro futuro dipende da un’azione energica da parte delle comunità rurali stesse, e le politiche ben concepiti e l’azione da parte dei governi a tutti i livelli. Lo spirito dell’ERP è alimentato dalla convinzione che gli interessi delle comunità rurali (ossia tutte le persone che vivono o lavorano in regioni rurali) sono sottorappresentate nei dibattiti nazionali ed europei e nella definizione di politiche e programmi.
Chi vi può partecipare?
Abbiamo avviato questa iniziativa (la prima in Italia) con l’apporto di tanti che hanno a cuore le aree rurali. Intendiamo condividere un percorso per addivenire al “Manifesto della neoruralità” aperto ai contributi e alla sensibilità di chi vuole contribuire a dare voce alle aree rurali.
Chi sono i Rural Parliamentary?
Sono i stakeholders, chi opera nelle difficili realtà rurali e ha il diritto-dovere di rappresentare le istanze delle comunità rurali nel contesto europeo, senza i condizionamenti partitici. L’ambizioso obiettivo dei stakeholders è quello di far dialogare i portatori di interesse. Oggi, come è noto, in tanti forse in tantissimi si occupano di politiche per il territorio, ma spesso non dialogano tra di loro.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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