«Dopo l’ennesima aggressione a un dipendente dell’Amat di Palermo, torniamo a chiedere l’intervento dell’esercito sulle strade del capoluogo siciliano e delle più importanti realtà dell’isola».

A dirlo è Alfonso Alaimo, coordinatore regionale di Alternativa Popolare in Sicilia, il partito il cui segretario nazionale è Stefano Bandecchi, dopo che un autista dell’Amat è stato preso a pugni da tre giovani, mentre guidava il suo mezzo in piazza Giulio Cesare, in pieno centro città nel capoluogo siciliano.


«Avevamo già chiesto – continua Alaimo – un deciso intervento degli organi competenti in occasione dell’ultimo caso di aggressione nei confronti di un autista di pullman a Palermo. Eravamo tornati sull’argomento chiedendo che fosse utile un dispiegamento dei militari, così come ai tempi dell’operazione Vespri Siciliani, quando un giovane fu aggredito in pieno centro a Palermo da tre minorenni, riportando gravi lesioni. Il nostro accorato appello è rimasto lettera morta. Ancora una volta ribadiamo che ormai non si tratta più di un problema educativo e di semplice ascolto nei confronti delle giovani generazioni. Adesso è il tempo della repressione del crimine, perché è di questo che ormai si tratta».

«Non ci sono ricette precostituite – conclude Alaimo – per affrontare questo genere di problemi, ma una cosa è certa: l’assenza di controllo delle città, dovuta anche alla carenza di uomini e mezzi delle forze dell’ordine, non può più essere tollerata. La politica e le istituzioni non possono arrendersi alla violenza delle baby gang e di ogni genere di criminalità urbana. La sicurezza dei cittadini, dei lavoratori e dei turisti passa anche da interventi decisi e di grande impatto, come l’utilizzo dell’esercito».

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