Il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania – in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia – promuove il primo bando pubblico per la raccolta e la digitalizzazione di materiale audiovisivo privato amatoriale legato al territorio etneo: AR.C.A. – Archivio Cinema Amatoriale Catanese.

Il progetto, nato nell’ambito di un Dottorato di Ricerca finanziato da fondi Europei PNRR, prevede quattro fasi:

  • Una prima fase di mappatura del territorio: tramite una campagna web, verrà lanciato un questionario informativo per raccogliere dati e contatti sui fondi e i potenziali donatori;
  • Una fase di raccolta fisica dei materiali;
  • Una fase di lavorazione dei materiali nei laboratori tecnici di Home Movies;
  • una fase di restituzione: consegna dei film digitalizzati ai donatori eventi divulgativi, tesi dottorale sull’argomento, articoli accademici, proiezioni, utilizzo dei materiali per progetti artistici;

Tale iniziativa nasce come proposta per avviare un’opera di valorizzazione di una categoria del patrimonio audiovisivo spesso dimenticata e trascurata. Tralasciati e poco considerati, andrebbero invece ri-scoperti e studiati gli sguardi inediti ed unici di cine-amatori e cine-amatrici che nel periodo di proliferazione dei cosiddetti formati ridotti (9,5mm, 16mm, 8mm, Super8) hanno immortalato da prospettive irripetibili la storia recente della nostra terra. 

Un periodo, quello in esame (dagli anni ‘20 agli anni ‘80), che ha visto la Città di Catania, come e più di tante altre, protagonista di metamorfosi e mutazioni.
All’interesse prettamente scientifico (antropologico, urbanistico, sociologico, culturale) che tali film possono dischiudere, si aggiungano i non meno importanti valori estetico e sentimentale, legato quest’ultimo ai percorsi della memoria individuale e collettiva.

Vedere i propri nonni, giovani fidanzatini, scambiarsi sorrisi su uno scoglio a Ognina, illuminato dal sole di un lontano giugno.
Mamma, bambina, che passeggia nell’allora trafficata piazza Duomo, con le auto che passano accanto alla fontana del Liotro.
Quello zio mai conosciuto, che fuma una sigaretta mentre legge il giornale nella vecchia casa di famiglia, lì sull’Etna.
Sconosciuti che affollano strade, vicoli, botteghe di strade e piazze invece, loro sì, amiche e familiari.
Scoprire angoli e facce, inedite e scomparse, di quella città che viviamo ogni giorno, e che pensiamo di conoscere, ma le cui sfumature e i cui segreti remoti sfuggono al nostro sguardo contemporaneo.

La riscoperta della ricchezza custodita in e da questi film è destinata al vantaggio di tutta la comunità: cittadini, istituzioni, studiosi, artisti.

I materiali raccolti verranno preservati tramite il trasferimento in formato video digitale. Copie digitali saranno conservate dall’ente promotore. I proprietari riceveranno gratuitamente una copia digitale.
Nel caso in cui il totale delle ore raccolte eccedesse la copertura finanziaria disponibile, i promotori del progetto selezioneranno gli elementi da digitalizzare, considerando il valore storico dei materiali e dando la priorità a quelli richiedano interventi urgenti.
L’ente promotore valuterà la possibilità di richiedere un contributo ai partecipanti per la digitalizzazione dei materiali, nel caso in cui le ore raccolte eccedessero rispetto ai finanziamenti disponibili.
Referenti del progetto di raccolta sono Enrico M. Riccobene, dottorando in Scienze per il patrimonio e la produzione culturale con un progetto sul cinema amatoriale in Sicilia, e Stefania Rimini, professoressa ordinaria di Cinema, fotografia e televisione (recapiti e contatti alla fine del presente documento).

Bando e regolamento su: https://www.disum.unict.it/it/dottorati/scienze-per-il-patrimonio-e-la-produzione-culturale/avvisi/bando-arca-progetto-raccolta-di

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