“Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell’esito delle indagini sul caporalato portate avanti dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta che vede indagate sedici persone. Al contempo plaudiamo al lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine”. Lo ha dichiarato la segretaria generale della Cisl di Agrigento Caltanissetta Enna, Carmela Petralia. “Lo sfruttamento del lavoro – aggiunge – continua a essere una piaga indegna. Nelle campagne di Palma di Montechiaro, Ravanusa, Sommatino, Delia, imprenditori senza scrupoli hanno reclutato lavoratori agricoli sfruttandone il bisogno. Pratica odiosa che abbiamo sempre avversato”.
Per Carmela Petralia “E’ giunto il momento di unire le forze. Governo, Regioni, Sindacato, mondo dell’impresa devono marciare insieme a difesa delle ragioni del lavoro dignitoso. Va inoltre sostenuto ogni sforzo delle aziende sane che rispettano i contratti. Aziende che rappresentano la stragrande maggioranza e che si trovano a dover fronteggiare la sleale concorrenza di quelle realtà produttive che delle regole se ne infischiano, infrangendole”.
“Nell’apprendere il susseguirsi delle notizie – interviene il segretario generale Fai Cisl Agrigento Caltanissetta Enna Carmelo Cimino – riaffiora nitido il ricordo del povero Siddique Adnan che tre anni fa ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua volontà di giustizia manifestasi attraverso l’invito, rivolto ai suoi compagni lavoratori, a denunciare lo sfruttamento e la sopraffazione. Come Cisl e Fai Cisl da sempre siamo impegnati nel contrastare il fenomeno. Non abbiamo mai abbassato la guardia e continueremo a batterci contro ogni concezione medievale del lavoro fatto di soprusi, sfruttamento, mancato rispetto della dignità di quanti s’impegnano per sostentare se stessi e le loro famiglie”.
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