GIA’ 10 DECESSI NELLE CARCERI ITALIANE DALL’INIZIO DEL 2024
(RM – 16/1/2024) – In meno di 15 giorni, più precisamente dall’inizio del 2024, sono già 10 i
decessi che si registrano nelle carceri italiane. In 4 casi, addirittura, si tratterebbe di suicidi, ben 2
dei quali sono avvenuti nel girone infernale di Poggioreale. A dichiararlo è Mimmo Nicotra
Presidente della Confederazione Sindacati Penitenziari (CON.SI.PE.) La domanda sorge
spontanea: dov’è la politica italiana, quella di un Paese civile?
Cosa stanno facendo il potentissimo Vice Ministro della Giustizia Paolo Sisto, con delega alle
misure alternative, e il girovago Sottosegretario, con delega ai detenuti, Andrea Ostellari?
Continua Nicotra – oggi nei penitenziari della Repubblica si contano oltre 60mila detenuti, rispetto
a una capienza regolamentare di 51mila posti letto, i due Vertici di via Arenula ne sono a
conoscenza???
Le misure alternative alla detenzione e, soprattutto, le pene sostitutive non sono decollate nei
termini auspicati per deflazionare le carceri, anche per colpa della miopia della classe dirigente
che governa il Paese, i due Vertici di via Arenula ne sono consapevoli???
Il Ministero della Giustizia non ha saputo/voluto rafforzare i controlli sull’osservanza delle
prescrizioni dell’Autorità giudiziaria nei confronti di chi beneficia di misure alternative,
demandati dal Legislatore a specializzati Nuclei di Polizia Penitenziaria (purtroppo alle
dipendenze di un improduttivo imbrigliato Dipartimento che neanche 500 detenuti minori riesce
adeguatamente a gestire) e questi sono i penosi risultati!!!
Insomma, fallimento dell’intera esecuzione penale, intra ed extra muraria, per incapacità e
disinteresse di chi quotidianamente si autocelebra con roboanti discorsi sulla SICUREZZA DEL
PAESE e sul RISPETTO DEI DIRITTI UMANI.
Probabilmente, di certi esponenti della politica la nostra Repubblica non ha bisogno e sarebbe un bene per tutti, proprio tutti, un immediato avvicendamento!!!
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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