Non solo concerti, non solo ricerca. Il Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania, forte di un’identità culturale che impone una formazione musicale e culturale ad ampio raggio, lancia una Busoni Experience, che avrà luogo lunedì 27 e martedì 28 maggio prossimi, in occasione del centenario della morte di Ferruccio Busoni.

Nato a Empoli nell’aprile del 1866 ma figlio di una madre triestina che lo allevò nel capoluogo giuliano, Busoni rappresenta uno straordinario caso di musicista di frontiera, vissuto tra l’amatissima Trieste, ancora absburgica, Vienna, la Finlandia, terra di origine della moglie, Gerda Sjöstrand, e Berlino, dove si stabilì definitivamente a partire dal 1894, per l’ultimo trentennio della sua esistenza.

Compositore e teorico, virtuoso del pianoforte, acclamato durante fortunate tournées internazionali che lo videro protagonista a Mosca come a Boston, Ferruccio Busoni è noto al grande pubblico poiché a lui è intitolato il più importante concorso pianistico internazionale italiano – e dunque uno dei più importanti al mondo, fondato nel 1949 da Cesare Nordio nel venticinquesimo anniversario della morte del compositore.

Al Concorso pianistico Ferruccio Busoni sono stati premiati o insigniti quattro ex allievi del Conservatorio di Catania: un risultato unico in tutta Italia, che certifica l’eccellenza della scuola pianistica catanese. Per questo, in occasione del centenario busoniano, Catania diventa sede di una prestigiosa experience, che mette insieme un convegno internazionale e tre recital pianistici.

«La scelta della città etnea come sede di queste celebrazioni si deve al fatto che, negli ultimi quindici anni, la nostra Istituzione ha espresso numerosi vincitori e premiati del concorso intitolato a Busoni», chiosa Epifanio Comis, direttore del Conservatorio, nel presentare la prestigiosa iniziativa, che il presidente Carmelo Galati considera come «uno dei più importanti appuntamenti del nostro anno accademico».

Il convegno, che prende il via il 27 alle ore 9 nell’Auditorium del Conservatorio, è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, con il Centro studi musicali Busoni di Empoli e con la Fondazione Vincenzo Bellini voluta da Grazia Marletta.

Ne saranno protagonisti tre keynote speaker: Peter Paul Kainrath, direttore artistico del Concorso pianistico internazionale Busoni, Antony Beaumont ed Erinn E. Knyt, eminenti studiosi che hanno dedicato la loro ricerca al musicista; e altri sedici relatori, provenienti da università, conservatori e accademie italiane, inglesi e australiane.

Al convegno di studi si alterneranno tre concerti pianistici: di Alberto Ferro, vincitore del secondo premio al Concorso Busoni del 2015, e di Nicolò Cafaro, sesto premio nel 2019; in un ideale passaggio di consegne a Matteo Bortolazzi, Lorenzo Ciaurella, Manuel Di Paola, Francesca Fidone, Sofia Gallipoli, Tian Lan, Alessio Mazzeo, Agata Raimondi, Alessandro Restifo, Emanuele Schinocca, allievi delle classi di pianoforte di Epifanio Comis, Giulia Gangi e Mario Spinnicchia, che si esibiranno in chiusura della kermesse, martedì 28 maggio alle ore 19.

Quale sontuosa anteprima alla Busoni Experience, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio, diretta da Epifanio Comis, si esibirà domenica 26 maggio alle ore 17,30 nel Teatro Massimo Bellini di Catania, nell’ambito del cartellone sinfonico dell’ente lirico etneo. Come consuetudine dell’Orchestra, sono stati invitati due giovanissimi e talentuosi solisti: il violinista Marc Bouchkov, primo premio al Concorso Reine Elisabeth di Bruxelles, e il violista David Aaron Carpenter, che nel 2006 ha vinto il Concorso internazionale Walter W. Naumburg.

Raffinatissima la locandina assemblata per l’occasione, che accanto a un doveroso tributo belliniano, l’Omaggio a Bellini di Saverio Mercadante, e a un grande capolavoro del sinfonismo ottocentesco, la Prima Sinfonia in do minore, op. 68, di Johannes Brahms, schiera una piccola gemma del repertorio lirico del Novecento – l’Intermezzo dall’ultimo atto di Vanessa di Samuel Barber – e il Doppio concerto per violino e viola del musicista ucraino Alexey Shor.

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