Il maestro e filosofo buddista Daisaku Ikeda è deceduto per cause naturali nella sua residenza a Shinjuku, a Tokyo, la sera del 15 novembre scorso, all’età di novantacinque anni. Daisaku Ikeda era Presidente onorario della Soka Gakkai e Presidente della Soka Gakkai Internazionale (SGI), il più grande movimento buddista laico al mondo, presente in 192 Paesi e Territori del pianeta e al quale aderiscono 13,5 milioni di fedeli. Nato a Tokyo il 2 gennaio 1928, Daisaku Ikeda era stato nominato terzo presidente della Soka Gakkai nel 1960 e per quasi vent’anni ha guidato il movimento buddista laico portandolo a realizzare una crescita dinamica e un importante sviluppo anche a livello internazionale. Era diventato Presidente della Soka Gakkai Internazionale (SGI) nel 1975 e Presidente onorario della Soka Gakkai nel 1979.
Ikeda ha fatto del dialogo lo strumento fondamentale per la costruzione di una società pacifica. Tutto questo anche attraverso incontri con numerosi leader del nostro tempo. Tra questi, decine di studiosi, filosofi e personaggi di spicco come Mikhail Gorbachev, Aurelio Peccei e Arnold J. Toynbee. Daisaku Ikeda ha promosso la Pace testimoniando in tutto il mondo l’affermazione dei valori universali del Buddismo e, grazie alla sua attività instancabile, questa filosofia universale si è diffusa in ogni parte del pianeta. Testimoniando l’importanza del rispetto della dignità della vita di ogni singolo essere umano, ha permesso a milioni di donne e uomini di abbracciare la filosofia della Rivoluzione Umana, basata su un processo di trasformazione interiore e sviluppo personale come base per il cambiamento sociale e la Pace globale.
Nel nostro paese, Ikeda è stato nominato Grande Ufficiale della Repubblica Italiana, ha ricevuto l’Anello Dottorale dall’Università di Bologna e la cittadinanza onoraria della città di Palermo nel 2001 e la laurea honoris causa dall’Università di Palermo nel 2007.
Ha ricevuto inoltre la cittadinanza onoraria in 51 comuni tra i quali Firenze e Torino. Nell’ottobre del 1961 Daisaku Ikeda intraprese il suo primo viaggio in Europa e visitò Roma, tornando poi nel nostro Paese altre sette volte fino al 1994. Il funerale di Daisaku Ikeda si è tenuto in forma privata con i familiari più stretti. Lascia la moglie Kaneko e i figli Hiromasa e Takahiro.
La Soka Gakkai in Italia conta quasi centomila fedeli ed è una delle confessioni riconosciute dallo Stato con legge di Intesa approvata il 14 giugno del 2016 dal Parlamento italiano. La Soka Gakkai italiana e quella internazionale sono tra le organizzazioni più attive nella promozione degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile, per l’abolizione delle armi nucleari e per la tutela dei diritti umani in tutto il mondo.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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