Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani denuncia con estrema gra-vità quanto avvenuto al termine delle operazioni di mobilità annuale concluse il 22 agosto in Sici-lia. I docenti di ruolo fuori sede della classe di concorso A046, discipline giuridico-economiche, sono stati ancora una volta esclusi in larga parte dalle assegnazioni provvisorie interprovinciali, in palese violazione del principio di parità di trattamento previsto dalla normativa vigente. Nella provincia di Ragusa non è stata assegnata alcuna cattedra, mentre a Palermo, Salerno e in altre realtà le assegnazioni si sono limitate a pochissime unità, riservate prevalentemente ai soggetti con precedenza ai sensi della legge 104/1992.

Tale condotta determina una lesione dei diritti soggettivi dei docenti, privandoli della possibilità di ricongiungersi alle proprie famiglie e imponendo loro ulteriori oneri economici e sacrifici so-ciali ingiustificati. Contestualmente, incide in modo gravissimo sulla qualità dell’offerta formati-va, con effetti negativi sulla piena realizzazione del diritto all’istruzione degli studenti siciliani. In una regione dove la dispersione scolastica raggiunge il 19,4 per cento nella fascia 18-24 anni, con picchi di abbandono precoce del 17,1 per cento, e dove la criminalità giovanile cresce in maniera allarmante – con un incremento del 25 per cento dei reati commessi da minori negli ultimi tre an-ni e oltre trecento ragazzi a Palermo attualmente collocati in comunità o sottoposti a misure cau-telari – privare le scuole dei docenti di diritto ed economia significa rinunciare a un presidio in-sostituibile di educazione alla legalità e alla cittadinanza. Palermo da sola ha registrato più di quarantottomila reati denunciati nel 2023, confermandosi tra le province più insicure d’Italia.

In tale contesto appare inaccettabile e illegittima la scelta di lasciare senza incarico docenti che, per formazione e competenza professionale, rappresentano una risorsa fondamentale per la pro-mozione dei diritti, della giustizia e della cultura della legalità tra le giovani generazioni. Non è ammissibile che si creino disparità così profonde tra docenti di diverse classi di concorso, con la conseguente esclusione sistematica dei titolari A046 da qualunque possibilità di mobilità.

Il CNDDU rivolge pertanto un appello urgente al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e al Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, affinché intervengano con tem-pestività per porre fine a questo immobilismo, garantendo la tutela dei diritti dei docenti e il pieno esercizio delle prerogative derivanti dal loro status di ruolo. È imprescindibile restituire dignità ai docenti, assicurando al contempo agli studenti strumenti efficaci di educazione civica e formazio-ne alla legalità, in una terra che più di ogni altra necessita di voci autorevoli in grado di contrasta-re dispersione e criminalità.

La scuola non può consentire che decisioni di tal genere compromettano l’equità, la qualità dell’insegnamento e la formazione dei cittadini: è necessario un intervento immediato, perché senza i docenti A046 la Sicilia perde una delle sue più importanti difese contro l’illegalità.

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU


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