Una piattaforma digitale di scambio e condivisione di buone pratiche di educazione ambientale in Sicilia e Tunisia per promuovere esperienze didattiche innovative e sostenibili nei due territori.

È stata presentata a Tunisi nell’ambito dell’evento conclusivo del progetto EdEn-MED (Educazione ambientale per un Mediterraneo Sostenibile), finanziato nell’ambito del Programma ENI di Cooperazione Transfrontaliera Italia Tunisia 2014/2020, che si è occupato di integrare efficacemente l’educazione ambientale nel sistema educativo tunisino e siciliano per promuovere la protezione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo.

Il progetto EdEn-MED, che ha preso il via nell’ottobre 2021, si è avvalso di un budget totale di 1.339.289,59 € (contributo Ue pari a 1.253.893,13 €) e ha visto come capofila l’Anpe, l’Agence Nationale de Protection de l’environnement di Tunisi. Sei i partner coinvolti nelle attività, italiani e tunisini: Arpa Sicilia, il CIFFIP, il Centre International de Formation des Formateurs et Innovation Pédagogique di Tunisi, il Polo Territoriale Universitario di Agrigento dell’Università di Palermo, il CNR di Capo Granitola e l’Associazione Orsa di Palermo.

 

Sulla piattaforma, raggiungibile all’indirizzo edenmed.eu, avviene lo scambio di idee e buone pratiche tra i partner del progetto e si trovano informazioni, attività, campagne di sensibilizzazione in ambiente scolastico ed esperienze utili che sono servite da spunto per la creazione di un manuale di educazione ambientale, realizzato con la collaborazione dell’Università di Palermo.

“Oggi – ha spiegato Vincenzo Infantino, direttore di Arpa Sicilia – è importante imboccare la strada dell’innovazione pedagogica nel sistema educativo tunisino e italiano per promuovere la protezione dell’ambiente al servizio di uno sviluppo sostenibile. Attività che rappresenta per l’Agenzia un’opportunità di crescita che scaturisce dalla possibilità di confronto internazionale sui temi della cooperazione e dell’educazione ambientale. Abbiamo sentito il bisogno di costruire – ha aggiunto – un ponte metaforico tra Italia e Tunisia che, nel rispetto delle rispettive differenze culturali, da un lato dovrà servire ad avvicinare i due popoli, perché è nell’unione di intenti e di cervelli che si genera la forza necessaria per raggiungere obiettivi comuni, dall’altro dovrà servire per essere attraversato, per andare oltre, per guardare ad altri orizzonti e a raggiungere altri traguardi”.

Ignazio Cammalleri, direttore della UOC Ricerca & Innovazione di Arpa Sicilia, ha evidenziato la necessità di capitalizzare l’esperienza di ciascuno dei partner attraverso la promozione della digitalizzazione culturale e la costruzione di un modello innovativo replicabile e esportabile. “Il progetto – ha spiegato Cammalleri – è stato di importanza strategica per le azioni di mobilità tra i principali attori in materia di educazione ambientale (dirigenti scolastici, insegnanti e studenti) e per l’istituzione di una rete transfrontaliera di cooperazione nel campo dell’educazione ambientale nell’area del Programma.  Nell’ambito del progetto – ha continuato – Arpa Sicilia ha avuto il ruolo strategico di facilitare accordi di cooperazione transfrontaliera nel campo dell’educazione ambientale tra enti responsabili dell’istruzione, della ricerca pedagogica e della protezione ambientale con l’obiettivo di sostenere l’innovazione educativa nel sistema scolastico tunisino e italiano per promuovere la tutela dell’ambiente, della salute e la promozione di corretti stili di vita”.

Il Progetto EdenMed per Arpa Sicilia è stato sviluppato dalla UOC Ricerca & Innovazione e dalla UOC Ed. Ambientale, Reporting, Salute e Ambiente di Giuseppe Cuffari che ha aggiunto: “Nella scuola è fondamentale lavorare per una didattica attiva attraverso il potenziamento delle pratiche laboratoriali. EdenMed ha rappresentato un’opportunità per testare metodologie volte a sviluppare nuovi potenziali e consentire agli studenti di acquisire competenze, una maggiore consapevolezza e responsabilità nei confronti dell’ambiente.”

“Ancora oggi – ha affermato Rosanna Costa della UOC Ricerca & Innovazione di Arpa Sicilia, responsabile tecnico del Progetto – le attività in materia di educazione ambientale sono svolte in maniera informale su iniziativa dei singoli docenti e limitate alle ore extracurriculari. È necessario strutturare programmi e attività sul tema che siano regolarmente inseriti nel sistema curriculare scolastico. Attraverso il coinvolgimento delle istituzioni deputate all’educazione ambientale e gli strumenti realizzati grazie al progetto, diventa possibile rimettere nel sistema delle buone pratiche didattiche che vadano ad innovare il modello di insegnamento e di apprendimento e che rendano sempre più protagonisti gli studenti proprio nella fase dell’acquisizione della conoscenza.”

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