Il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo dedica un evento rivolto agli strumenti a corde pizzicate dall’Umanesimo al Barocco all’interno della stagione artistica degli studenti. L’iniziativa dal titolo Intavolata che prevede un Recital di tiorba e chitarra barocca, si terrà venerdì 15 dicembre alle ore 19.00 presso la Chiesa Madonna della Mazza ingresso libero sino ad esaurimento posti.

Il programma trae il titolo dalla particolare notazione, detta intavolatura, propria degli strumenti a corde pizzicate dall’Umanesimo al Barocco, che sintetizza i valori di altezza e durata dei suoni ma anche la diteggiatura, ovvero concretamente dove prendere questi suoni sulla tastiera dello strumento. Linguaggio comune attraverso i secoli, le aree geografiche e i diversi strumenti della famiglia del liuto, durante l’esibizion, la musica tramandata attraverso l’intavolatura ci porterà nell’Italia del Seicento, con la tiorba di Alessandro Piccinini e Girolamo Kapsberger, la Francia di Antoine Carré e Robert De Visée ancora con la tiorba e la chitarra barocca, la Spagna di Gaspar Sanz. Le forme più amate dai liutisti e chitarristi del Sei-Settecento sono qui ben rappresentate, tra forme libere quali il prélude, la toccata, variazioni su bassi ostinati o arie (chaccone, españoletas, passacaglia), successioni di danze organizzate in suite.

Particolarmente interessante è l’alternanza dei colori strumentali: la chitarra barocca è lo strumento più prossimo alla cultura popolare tra quelli di cui abbiamo un corpus storico di musica colta, ha pochi bassi e mescola lo stile aulico del pizzicato del liuto alle sonorità istintive del rasgueado, mentre la tiorba, fornita di una intera ottava di corde gravi, dette bordoni, ben rappresenta l’anima più solenne della musica per liuto, del quale strumento è erede e per alcuni autori seicenteschi ultima perfezione. L’interprete è Giulio Falzone, studente del triennio di liuto del Conservatorio A. Scarlatti di Palermo.

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