Un piano finanziato dall’UE per la direttiva ‘case green’ che ci obbligherà entro i prossimi due anni a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, un nuovo bonus edilizio al 100%, crediti compensabili in 10 anni, limiti di spesa e l’istituzione di un fondo di garanzia statale per tutelare chi effettua i lavori. Sono le principali proposte del Movimento 5 Stelle per rilanciare (e recuperare) il Superbonus.
Oggi da Palermo si torna a parlare di Superbonus edilizio in un incontro tenuto stamattina a Villa Filippina tra Antonella Di Prima, candidata del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee, che insieme alla deputata nazionale Angela Raffa ha discusso con l’Associazione Esodati del Superbonus, imprese e professionisti che oggi si trovano in seria difficoltà che si trovano in difficoltà dopo la chiusura alla cessione del credito e che ora sono a rischio default.
“Sfido l’assessore Marco Falcone e l’on. Caterina Chinnici – così la candidata alle elezioni europee del M5S Antonella Di Prima – a sposare queste nostre proposte, o avanzarne di alternative. Troppo facile, come stanno facendo loro, cercare con false promesse il voto a queste persone in difficoltà e poi Forza Italia vota contro in Parlamento”.
“Si tratta di una misura che ha permesso a questo Paese di registrare un +8,3% di Pil nel 2021 e + 3,7% nel 2022.- spiega Angela Raffa – e che va recuperata. Per questo, come M5s, abbiamo messo in capo alcune proposte per rilanciarla con un piano di interventi omogeneo e completo. Una base sia per lavorare a livello europeo e regionale, sia per incalzare il Governo Meloni che sta distruggendo quanto di buono c’era nella misura”.
“È fondamentale che la politica si impegni a trovare soluzioni concrete e tempestive. Chiediamo con forza interventi legislativi chiari e univoci, che possano garantire stabilità e sicurezza per tutti coloro che hanno intrapreso lavori di riqualificazione energetica e sismica confidando nel supporto dello Stato – dichiara Simone Giovanna dell’Associazione Esodati del Superbonus che ha preso parte all’incontro a Palermo -. Solo attraverso un’azione decisa e responsabile possiamo evitare che il Superbonus, nato lodevolmente come opportunità di sviluppo e sostenibilità, si trasformi in un dramma sociale per molte famiglie italiane”.
A rendere necessario un rilancio della misura è la direttiva europea “case green” (EPBD – Energy Performance of Building Directive), che impone che entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E, mentre quelli residenziali di proprietà pubblica dovranno raggiungere almeno la classe energetica D. L’Italia ha due anni di tempo per recepirne i contenuti.
In allegato il comunicato stampa completo con le proposte M5S per il “nuovo Superbonus”
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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