La ricerca archeologica in Iraq nel difficile contesto della ricostruzione post bellica è stata al centro della prima serata del Naxos Archeofilm 2024, seconda edizione del festival internazionale del cinema archeologico che si è svolta dal 13 al 14 luglio al Parco di Naxos.

Ospite l’archeologo Nicola Laneri (Unict), reduce da un’importante scoperta in Azerbaijan. Laneri, intervistato da Piero Pruneti, fondatore e direttore della rivista Archeologia Viva, ha raccontato i dettagli di questo rinvenimento e ha annunciato la grande mostra su Hammurabi -illuminato sovrano babilonese che rivoluzionò la cultura mesopotamica nelle arti, nelle scienze e nella religione – in programma da dicembre a Catania, nel Palazzo Centrale dell’Università, con reperti in prestito da collezioni del British Museum, del Pergamon e dei Musei Reali di Torino.

A introdurre la prima serata del Naxos Archeofilm è stata la direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, l’archeologa Gabriella Tigano, che ha illustrato le attività in corso proprio su Naxos: dalle indagini scientifiche per il restauro del Castello di Schisò, futuro polo museale della città, alle attività con e per la comunità locale (i laboratori didattici per i bambini in collaborazione con Civita, le rassegne di musica, cinema, teatro, letteratura e il Premio Comunicare l’Antico con NaxosLegge), la mostra Ecate con le sculture di Stefania Pennacchio e l’istituzione, con la Soprintendenza del Mare, degli itinerari archeologici subacquei alla scoperta del patrimonio sommerso con la collaborazione dei diving center di Taormina e Giardini.

Quindi l’intervento di Valeria Li Vigni, presidente della Fondazione Sebastiano Tusa, e il premio omonimo abbinato al Naxos Archeofilm, consegnato domenica sera a una personalità distintasi nel campo della comunicazione culturale e scientifica, in occasione della serata dedicata alla memoria del grande archeologo fondatore della Soprintendenza del Mare. Sul palco anche Fulvia Toscano, assessore alla Cultura del Comune di Giardini Naxos, che ha portato i saluti del sindaco Giorgio Stracuzzi. A condurre la serata la giornalista Giulia Pruneti.

Il festival è proseguito con un programma a misura di famiglie e bambini, e domenica 14 luglio – con la serata dedicata a Sebastiano Tusa e il focus sulla storia dei Bronzi di San Casciano, il sensazionale ritrovamento dell’autunno 2023 in Toscana e la consegna dei premi. 

Sabato 13 luglio è andata in scena una grande produzione internazionale sulla scoperta di nuove specie di dinosauri e mostri marini attraverso realistiche immagini 3D per una visione elettrizzante e ben lontana dal mondo di Jurassic Park. Il film si intitola “Al tempo dei dinosauri”, con la regia di Pascal Cuissot, in collaborazione con Yusuke Matsufune e Kazuki Ueda (Francia, Giappone, 2020). A raccontare le ultime ricerche in campo paleontologico è stato Dawid Adam Iurino docente di Paleontologia dei vertebrati, Università degli Studi di Milano, specializzato in mammiferi e vertebrati ed esperto di tecniche digitali per la ricostruzione dei fossili che, tra gli argomenti, ha affrontato anche quello legato alla leggenda dei Ciclopi, giganti con un occhio solo, legata anche agli elefantini nani presenti in Sicilia fino a 400.000 anni fa. A seguire, il film “Odissea: la storia della nostra evoluzione”, regia di Sébastien Duhem (Francia, 2023) che ha proposto al pubblico un viaggio immersivo nella storia dell’evoluzione tecnologica e culturale dell’uomo, dal Neolitico fino alla caduta dell’Impero romano d’Occidente.

Gran finale tutto italiano e siciliano, domenica 14 luglio con il racconto degli scavi del santuario etrusco-romano di San Casciano dei Bagni (Si), premiati come scoperta archeologica dell’anno.  E’ stato proiettato sul grande schermo, prima volta in Sicilia, il film “Come un fulmine nell’acqua. I bronzi di San Casciano dei Bagni”, di Eugenio Farioli Vecchioli e Brigida Gullo, una produzione Rai per “Italia. Viaggio nella bellezza” realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura: un racconto coinvolgente nel solco della divulgazione al quale partecipano anche i cittadini di San Casciano e Agnese Carletti, sindaco del Comune toscano che nel 2018, d’accordo con la Soprintendenza di Siena, decide di puntare sull’archeologia per lo sviluppo del territorio acquistando un terreno vicino all’antica area termale e avviando i fortunati scavi. Ospite della serata il regista e autore Eugenio Farioli Vecchioli.

A seguire il film omaggio alla Sicilia “La nave romana di Ustica” sulla scoperta di un relitto romano a 80 metri di profondità rintracciato grazie a una spedizione intrapresa nel mare dell’isola davanti a Palermo. Entrami i documentari di domenica 14 sono stati sottotitolati in inglese. Fra le due proiezioni sono stati consegnati il “Premio “Sebastiano Tusa” attribuito da Parco archeologico Naxos Taormina, Fondazione Sebastiano Tusa e “Archeologia Viva” e il Premio “Naxos Archeofilm 2024” al film più votato dal pubblico della manifestazione.

Il festival “Naxos Archeofilm 2024” è stato prodotto dal Parco Naxos Taormina e organizzato con la Fondazione Sebastiano Tusa, Firenze Archeofilm/Archeologia Viva (Giunti Editore) e la collaborazione della locale sezione dell’Archeoclub.

Luogo: Parco Archeologico di Naxos, Via Lungomare Schisò, GIARDINI-NAXOS, MESSINA, SICILIA

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