Il fermento che si è prodotto recentemente intorno alla tematica della lingua siciliana e della sua promozione fa registrare una criticità. La confederazione di Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana, prende le distanze dalle iniziative sulla lingua siciliana messe in atto dall’eurodeputato Ignazio Corrao. Con una loro nota le 18 associazioni che compongono la confederazione fanno sapere che “non supportiamo l’azione del parlamentare europeo Ignazio Corrao, che ha deciso di adottare una versione depotenziata del ‘Manifesto di Bruxelles’, in cui, tra l’altro, sono stati tolti tutti i riferimenti di contenuto e terminologici che assegnano al siciliano il rango di lingua”.


L’AUCLIS prosegue: “Rimaniamo sbigottiti nel leggere nel comunicato che l’on. Corrao ha diramato ai media, l’annunciata presenza del nostro esponente Aurelio La Torre, autore del testo originario del Manifesto (da lui presentato a Messina il 27 novembre scorso), alla conferenza stampa che ha organizzato per domani 14 febbraio, per di più dando a intendere con la sua presenza che la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia parte attiva dell’iniziativa”. Le associazioni confederate affermano che “la lingua siciliana è un patrimonio che riguarda tutti i siciliani e bisogna accostarsi alla sua tutela e promozione con grande rispetto e serietà”.


L’AUCLIS, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera-appello a tutti i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana, annuncia per mercoledì 21 febbraio, in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre istituita dall’UNESCO, un incontro operativo sulla lingua siciliana alla sala “Mattarella” del Palazzo Reale di Palermo, aperto ai politici e alla popolazione. Nel corso del convegno interverranno anche alcuni linguisti tra cui il professore Alfonso Campisi, che ha istituito presso l’Università de “La Manouba” di Tunisi la prima cattedra al mondo di lingua e cultura siciliana.

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