Il deputato Filippo Scerra (M5S) interviene sul la situazione che si è creata negli ospedali del siracusano, a causa della carenza di medici amplificata in queste giornata da congedi per malattia o familiari. “Non ho intenzione di entrare nella polemica sulla chiusura o non chiusura del punto nascita di Avola. Una classe politica che abbia un minimo di visione deve innanzitutto comprendere le ragioni che hanno portato all’attuale crisi della Sanità italiana e, soprattutto, di quella Siciliana. Il sistema sanitario della nostra Regione è in uno stato comatoso a causa dei tagli e definanziamenti voluti negli anni da una politica miope; soffre per una carenza di personale mai contrastata, con il ricorso a sistemi di precariato poco allettante per professionisti capaci; soffre per la scarsissima capacità di gestione a livello regionale”, analizza il parlamentare cinquestelle.

La situazione siracusana sarebbe un esempio di questo andazzo, sostiene Scerra. “In tale contesto bisognerebbe ricercare le soluzioni e non scaricare le responsabilità, facendo finta di non averne. Responsabilità che in questa regione stanno in capo ai governi di centrodestra, a dir poco disastrosi per la sanità. E non è da meno il governo Meloni che oggi sta dando il colpo di grazia alla sanità pubblica per sostenere quella privata. Il Governo di centrodestra continua con tagli e definanziamenti”. E mette in fila alcuni numeri: “nel 2024, ad esempio, si arriverà al 6,4% di investimenti in Sanità rispetto al Pil, nel 2025 al 6,2%, nel 2026 al 6,1%. Come se non bastasse è stato sferrato un attacco anche alle pensioni del personale sanitario, poi rettificato solo parzialmente. Inoltre delle risorse del Pnrr destinate alla Sanità, per l’incapacità di questo Governo rischiamo di perdere circa tre miliardi e la percentuale di fondi spesi sui 16 miliardi complessivi è un numero risibile. Di fronte a questi numeri impietosi e ad una situazione evidente a tutti i cittadini, trovo fuori luogo che il centrodestra si produca nel solito clichè ‘la colpa è di chi c’era prima’. Chi governa il Paese e la Regione è direttamente responsabile di questa situazione”, l’affondo di Filippo Scerra. 

“Oggi servono medici e servono in fretta – conclude – altrimenti diventeranno all’ordine del giorno le battaglie di campanile tra ospedali vicini, con turni e spostamenti insostenibili per i pochi medici disponibili e conseguente diaspora verso la sanità privata. A chi governa oggi, ricordiamo che ha la responsabilità delle scelte per il presente e per il futuro”.

 

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