Nell’ambito della Settimana delle Culture, si è inaugurata alla Galleria Artètika la mostra “La Rovina degli Dèi” di Sergio Di Paola, che presenta un ciclo di opere su carta incentrate sul mito reinterpretato attraverso l’uso della china. La serata è stata arricchita dalla performance di Giovanna Corrao e da un momento conviviale finale.
Si è inaugurata ieri sera con grande successo di pubblico e critica la mostra “La Rovina degli Dèi” dell’artista Sergio Di Paola presso la Galleria Artètika in via Giorgio Castriota 15 a Palermo. L’evento, che fa parte del ricco programma della Settimana delle Culture, ha visto una partecipazione straordinaria con circa duecento persone che hanno affollato gli spazi espositivi tra le ore 18:30 e le 21:30, un numero considerevole per una personale dedicata a un giovane artista emergente, tanto da far parlare i presenti di uno dei momenti artistici più vivaci degli ultimi anni nella città siciliana. Il pubblico non solo è stato numeroso ma anche qualificato: tra i visitatori infatti erano presenti esperti d’arte, critici, autorità culturali e semplici appassionati che hanno accolto con interesse e ammirazione il lavoro delicato e visionario di Sergio Di Paola.
Dopo un breve intervento introduttivo del curatore Gigi Vinci e delle galleriste Esmeralda e Gigliola Beniamino Magistrelli, è stato lo stesso artista a prendere la parola guidando i presenti in un viaggio immaginifico e surreale attraverso le opere esposte, realizzate interamente in china su carta. Il racconto mitologico si è intrecciato con la materia grafica, dando vita a un universo visivo denso di significati simbolici e suggestioni poetiche. Figure come Narciso, Medusa, Didone e Pan non sono state rappresentate in chiave naturalistica, bensì evocate come presenze evanescenti, tracce di un sacro ormai scomparso ma ancora capace di risuonare nell’animo contemporaneo. La tecnica dell’inchiostro, abilmente gestita da Di Paola, ha dato vita a opere ricche di profondità e movimento, apprezzate sia dal pubblico che dalla critica. Nonostante la giovane età, l’artista si è mostrato maturo e consapevole nel raccontare il proprio percorso creativo. Le sue carte, segnate da china nera esaltata da tocchi blu e rossi, uniscono precisione del tratto e libertà esecutiva, fondendo tradizione classica e ricerca contemporanea. Ogni opera sembra nascere da un dialogo tra conscio e inconscio, in cui il nero della china evoca l’oblio e le colature raccontano il tempo che scorre e la memoria che si dissolve.
La performance di Giovanna Corrao ha rappresentato uno dei momenti più emozionanti della serata. Con un monologo inedito dedicato a Medusa, l’attrice ha dato voce a una figura spesso ridotta a mostro mitologico, trasformandola in un soggetto tragico e complesso, specchio delle contraddizioni umane e divine. La reinterpretazione drammaturgica ha trovato un perfetto contrappunto nelle opere esposte, creando un’atmosfera densa e coinvolgente che ha accompagnato i visitatori lungo tutto il percorso espositivo. Al termine della performance, il vin d’honneur ha favorito ulteriormente lo scambio tra pubblico, artisti e operatori culturali, arricchendo l’evento di quel carattere conviviale tipico delle manifestazioni artistiche di qualità.
Le parole di elogio per Sergio Di Paola sono state numerose: critici e osservatori hanno apprezzato la sua padronanza della china, una tecnica complessa, resa con maturità inusuale per la sua giovane età. Le sue opere, pur radicate nella tradizione iconografica classica, dialogano con il presente, interrogandosi sul rapporto tra uomo e sacro, memoria e identità. In molti lo hanno definito un artista dotato di talento naturale, capace di catturare l’attenzione con un tratto preciso e fragile al contempo, in cui il vuoto e il pieno si equilibrano perfettamente. Sergio Di Paola si conferma una delle voci emergenti più interessanti dell’arte siciliana contemporanea. Il suo lavoro unisce tecnica e profondità simbolica, fondendo mito e modernità in un linguaggio visivo intenso e personale. “La Rovina degli Dèi” non è solo una mostra, ma un momento di riflessione e connessione tra arte e comunità, destinato a lasciare un segno nel panorama culturale palermitano.
La mostra resterà aperta fino al 9 giugno 2025 con orario 10-13 e 17-20 da lunedì a sabato. L’ingresso è gratuito e sarà possibile acquisire gratuitamente (attraverso un qr code) il catalogo ufficiale con testi critici e immagini delle opere.
Nicola Donato

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