E’ notizia recente, che la Prefettura di Palermo, ha sottoscritto il Famoso “mille occhi sulla città” con diversi istituti di vigilanza operanti nella provincia, per aumentare, la percezione di sicurezza nella cittadinnza, e conseguentemente il controllo del territorio. Il tutto, a quanto è parso di capire, tramite l’ausilio delle guardie giurate operanti sul territorio.
Come organizzazione sindacale, ci fa piacere vedere l’interesse che ha il Prefetto di Palermo, nell’aumentare la sicurezza avvalendosi della collaborazione delle guardie giurate, ma al tempo stessso, ci sorgono delle domande.
Domande dettate dalla scarsità di riferimenti su come verranno impiegate le guardie giurate nella materia attuazione di tale piano. Con quale qualifica, quali compiti, quali attribuzioni, e soprattutto quali tutele giuridiche. Ricordiamo che le guardie giurate, in base al al Tulp art 138 sono preposte alla vigilanza dei beni mobile e immobili, pubblici e privati, oltre che a svolgere ove richiesto compiti si sicurezza sussidiaria e complementare come stabilito dal DM 154/09.
Un esempio classico, sarebbe quello della guardia particolare giurata che durante il giro di vigilanza saltuaria di zona presso gli abbonati dell’IVP per cui lavora, assista ad una aggressione o ad un furto in flagranza. Cosa prevede, in questo caso l’intesa della Prefettura di Palermo con gli istituti di vigilanza? Cosa deve fare l’operante? Intervenire avvisaando la sua centrale, o rimanere in mera osservazione? E’ stata create una interconnessione tra le sale operative degli ivp, il NEU e la questura o la sala operative dei carabinieri, per ottimizzare i tempi di risposta?
Queste domande, forse appariranno polemiche, ma hanno al contrario, il fine di creare una maggiore e più proficua collaborazione tra le istituzioni e gli istituti di vigilanza, nel concorso a garantire l’ordine e la sicurezza, ciascuno ovviamente per la propria sfera di competenza.
Auspichiamo in una risposta da parte della Prefettura in merito a quanto evidenziato, soprattutto per tutelare gli uomini e le donne della vigilanza private, che quotidianamente, svolgono il loro lavoro, con onestà e dedizione, in favore della collettività ove essi spesso vengono chiamati ad operare (ospedali, uffici pubblici),
Roma, 27 settembre 2023

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