Il fatto che la Sicilia Occidentale ha superato pressoché indenne l’allerta meteo rossa diramata dal dipartimento regionale della Protezione civile domenica scorsa non deve assolutamente farci dormire sonni tranquilli. E quello che sta accadendo in queste ore in Emilia-Romagna e nelle Marche dovrebbe farci riflettere: le stesse condizioni meteo previste per la Sicilia evidentemente graziata dalla fortuna, stanno invece provocando devastazione e distruzione altrove. Nel frattempo, però, i cittadini siciliani colpiti dalle alluvioni di settembre e ottobre 2022 attendono ancora di ricevere i ristori per i danni subiti”.

Così il deputato trapanese del PD Dario Safina che si rivolge direttamente al presidente della regione Sicilia Renato Schifani affinché attivi immediatamente tutte le procedure necessarie per il risarcimento dei danni da calamità naturali e dare una boccata d’ossigeno ai cittadini.

Già nello scorso febbraio come gruppo Pd avevamo presentato un emendamento alla Finanziaria con la richiesta di 15 milioni di euro da destinare al ristoro dei cittadini dei Comuni siciliani colpiti dalle alluvioni nei mesi di settembre e ottobre 2022. Emendamento bocciato dalla maggioranza. Ad oggi, non si comprende perchécontinua Safina – il governo non attivi immediatamente le procedure per il riconoscimento dei ristori ai cittadini siciliani che ancora attendono di ricostruire le loro vite. Per di più, in molti Comuni della Sicilia sono già state avviate le istruttorie per le pratiche di risarcimenti danni, anche alla luce delle relazioni depositate dal dipartimento di Protezione civile che ha escluso qualsiasi altra causa all’origine dei danni provocati. Richieste che non potranno che rimanere lettera morta se il governo regionale non predispone un capitolo ad hoc per i risarcimenti. In attesa poi dei 20 milioni di euro previsti dal Poc, che consentiranno di realizzare importanti opere di ricostruzione post alluvioni”.

Davvero non comprendo – conclude amaro l’onorevole Safina – come il capo di un governo regionale possa permettere il perdurare di una simile condizione senza intervenire in maniera fattiva e se necessario diretta. Perché se i fondi a disposizione esistono, non si spendono per il bene della collettività? Perché lasciare in attesa i cittadini che grazie a quei fondi potrebbero ripartire? Sono queste le domande che pongo al presidente Schifani, nella speranza che abbia la cortesia di rispondere, non solo a me quanto a quelle migliaia di siciliani che ancora attendono”.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.