Palermo 12 marzo 2025 – I 200 lavoratori del gruppo Call2Net di Palermo hanno chiesto l’intervento dei sindacati maggiormente rappresentativi per affrontare una situazione che ritengono “paradossale, al limite dell’assurdo
“Questa è la frase che più frequentemente i tanti lavoratori e le lavoratrici del gruppo Call2Net rivolgono alle organizzazioni sindacali. L’Slc Cgil Palermo ha subito raccolto questo grido, che è insieme di aiuto, di allarme e di rabbia”, dichiarano i componenti della segreteria Slc Cgil Palermo Emiliano Cammarata e Anna D’Anca e il coordinatore dei call center in Outsourcing Francesco Brugnone.
“I lavoratori del gruppo Call2Net, che comprende 2 Talk, One Os, 2Innovation, hanno deciso di essere rappresentati anche e soprattutto dalla Slc Cgil perché credono che il contratto nazionale delle Telecomunicazioni sia l’unico contratto che possa garantire loro dignità e una corretta paga oraria”, spiegano i rappresentanti sindacali-
I lavoratori e le lavoratrici, altamente specializzati, ritengono “di non poter più lavorare con il contratto sottoscritto dalla Cisal, sindacato scarsamente rappresentativo nel settore”. E hanno chiesto il sostegno delle altre organizzazioni sindacali affinché intervengano presso l’azienda.
“Tutti noi – proseguono i rappresentanti di Slc Cgil Palermo Cammarata, D’Anca e Brugnone – riteniamo che l’applicazione del Ccnl delle Tlc, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nel settore del CRM BPO, possa assicurare un miglior trattamento economico e maggiori diritti, rispetto a quello attualmente utilizzato. Non possiamo permettere che ancora oggi i lavoratori siano sottopagati per consentire alle aziende di partecipare e vincere gare al massimo ribasso”.
La Slc Cgil Palermo invita pertanto i committenti Gruppo Unipol, Banca Intesa, San Paolo, Aci, Mediaworld, Leroy Merlin, Estra a fare una verifica nelle aziende in cui vengono forniti i loro servizi.
“Oggi tante donne e tanti uomini mettono a loro servizio professionalità e cortesia ricevendo una paga oraria che va al di sotto delle aspettative della professionalità e del servizio offerto. Come organizzazioni sindacali – concludono i rappresentanti Slc Cgil Palermo – riteniamo non più rinviabile un percorso di lotta e rivendicazione sindacale per garantire a tutte le lavoratici e a tutti i lavoratori di Call2net la dignità di una giusta retribuzione e i diritti di un vero contratto collettivo nazionale di lavoro. Ecco perché assume ancor più importanza lo sciopero nazionale del 31 marzo proprio a difesa del Ccnl delle Tlc”.
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