Cinquant’anni fa, era il novembre del 1975, si consumava uno dei delitti più atroci del nostro paese: quello di Pier Paolo Pasolini, Poeta, regista, scrittore ed intellettuale scomodo per i tempi di allora e, probabilmente, ancor di più per quelli odierni. Sui fatti di Ostia lido si è scritto e discusso tanto, tuttavia permangono ancora molteplici dubbi sul movente, sui reali mandanti e sugli esecutori materiali di quella spietata esecuzione.
“Per me è sempre una responsabilità, un dovere ma soprattutto una grande emozione riportare in scena questo spettacolo. C’è in mezzo la mia ricerca, il rispetto per l’uomo – prima ancora del grande artista- che risponde al nome di Pier Paolo, per il bambino, per una sensibilità che non è mai stata rispettata né lasciata in pace”.
Lo spettacolo che negli anni ha incassato consensi lusinghieri provenienti dal pubblico e dalla critica, non è soltanto un tributo ma un’ampia ed approfondita indagine biografica che evidenzia i profondi sentimenti di amore verso la madre, Susanna Colussi, e quelli decisamente più controversi nei confronti del padre, Carlo Alberto Pasolini, militare italiano e dichiarato sostenitore del fascismo.
Da “Scritti corsari”, a “Il PCI ai giovani”, a “La ballata delle madri” ed altre opere pasoliniane, nonché ai fatti di Valle Giulia e di Piazza Fontana, alla strage alla stazione di Bologna, il testo di Costa propone una attenta ricostruzione in cui predominano il coraggio della contestazione e l’importanza dell’amore.
Non a caso, sulla scena, un giovane Pasolini prima ed un anziano intellettuale dopo, sono descritti come parti della stessa anima, un unico essere umano capacissimo d’amare ogni aspetto della sua variegata e controversa personalità, ogni suo pensiero, dal più semplice al più scandaloso, ogni sconfitta o conquista ed ogni incontro destinato a mettere radici. Perché – come sintetizza anche un passaggio dello spettacolo – “Solo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto”.
In scena dodici interpreti chiamati ad interpretare ogni sfumatura di PPP: Francesco Caramanna, Angelo Colina, Tiziana Cosentino, Tiziana D’Agosta, Lucia Di Carlo, Giusi Giarratana, Marina Mercorillo, Leonardo Nicolosi, Salvo Quartarone, Nicoletta Schillaci, Aurora Spatafora e Francesco Vanella, con l’assistenza alla regia curata da Alfio Emanuele.
Organizzato dal Centro Culture Contemoranee Zo di Catania, lo spettacolo rientra nel progetto artistico Centro Studi Teatro e Legalità ideato e diretto dallo stesso Costa e, con questo nuovo allestimento, debutterà in scena sabato 5 luglio con inizio alle ore 21:00, in doppia replica domenica 6 con inizio alle ore 18:30 e alle ore 21:00. Per poter assistere allo spettacolo è necessaria la prenotazione chiamando al numero 392.0389407. L’ingresso al pubblico sarà consentito sino all’esaurimento dei posti disponibili.
A. Di Salvo
Luogo: Centro Culture Contemporanee Zo, Piazzale Rocco Chinnici, 6


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