Armonie da Bella Epoque nel suggestivo scenario del Giardino Donna Franca Florio, domenica 10 settembre alle 20, 30 allo Stand Florio, piccolo gioiello Liberty realizzato da Ernesto Basile, sulla costa sud del capoluogo siciliano, per la cena teatrale. Sarà lo chef Gaetano La Mantia a condurre gli ospiti in un viaggio multisensoriale con le prelibatezze enogastronomiche di cui i Florio, con le loro imprese, furono eccelsi ambasciatori della Sicilia nel mondo. Dall’ amuse- bouche con mini broches siciliane con gelato alla parmigiana all’antipasto di cous cous con verdure marinate, calamaro salato alla ‘nduja, dove già dal primo assaggio si rievoca il legame tra la Sicilia, terra d’adozione dei Florio e quella d’origine, la Calabria.
 
Il primo, risotto allo zafferano, crudo di gambero rosa e gelè di vino e bottarga insieme al secondo di tonno alle erbe aromatiche su vellutata di patata affumicata, chips di ceci e salsa al Marsala Sour, sono un omaggio all’ingegno imprenditoriale di coloro che furono definiti “I sovrani senza corona”. Dalla Tonnara di Favignana dove i Florio nel 1874 inventarono il rivoluzionario metodo della conservazione del tonno sott’olio dopo la bollitura e l’inscatolamento al Marsala. Fu proprio Vincenzo Florio che tra il 1832 ed il 1833 fece costruire la cantina che è a tutt’oggi, una delle più affascinanti per un amarcord, non convenzionale, nella Storia. Il dessert, il semifreddo alla cassata con crema Inglese al pistacchio, è un classico della gelateria siciliana, dal gusto delicato e dalla consistenza vellutata. In abbinamento il Grillo di Tasca D’ Almerita Tenuta Sallier De La Tour 2022 e Amaro della Compagnia Cantina Florio.
 
Durante la cena, fra un calice di vino ed un piatto, i commensali saranno avvinti dal racconto della storia d’amore tra la francese Lucie e il marito Vincenzo Florio junior, con gli attori Rossella Guarneri, autrice di “Lucie Hery Florio” e Riccardo Isgrò. Lucie racconta del loro incontro, del loro colpo di fulmine, della loro complicità. Una donna moderna, colta che accoglieva con grande entusiasmo tutte le idee grandi e piccole dell’uomo che ha amato. Racconta della Sicilia, dei luoghi che alla famiglia Florio appartenevano, dell’eleganza, della maestosità, della imprenditorialità e umanità di una famiglia che aveva reso un popolo povero ai tempi, degno di dignità storica e umana. Racconta della crisi economica, della triste tolleranza al fascismo, del momento in cui le loro vite furono a richio, davanti un generale delle SS che non ammetteva alcuna dichiarazione. E del misterioso aiuto che invece li fece riunire. Una storia che interseca la più grande impresa dei Florio, la Targa Florio che, sfidando la più importante istituzione di gare automobilistiche, quella francese, è oggi simbolo iconico della Sicilia.
 
L’ouverture della serata allo Stand Florio, trasformato in un palcoscenico en plein air sarà affidata all’architetto Giuseppe Vajana, tra i fautori dela rinascita dello Stand che oggi, strappato al degrado e dopo un’accurata opera di restauro, è il contemporary hub della città di Palermo, tra Storia e attualità. Costo della cena teatrale 60 euro.
 

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.