Il Rotary Club Palermo Est, in collaborazione con ERSU Palermo, ha organizzato, con inizio alle ore 15:30 di giorno giovedì 18 maggio 2023, presso la Sala multimediale della residenza universitaria San Francesco Saverio (via Giovanni Di Cristina 7, Palermo), “STOP crack”, conferenza di sensibilizzazione sul tema della dipendenza dal crack.
Sono previsti gli interventi di: Francesco Zavatteri (APS La Casa di Giulio), Gianpaolo Spinnato (direttore UOC Dipendenze patologiche ASP Palermo), don Enzo Volpe (prete salesiano, APS Casa Àncora). Parteciperanno esponenti di: magistratura, forze dell’ordine, mondo dell’associazionismo, ASP, Comune di Palermo, Università ed ERSU. L’iniziativa è rivolta principalmente alla popolazione studentesca delle scuole superiori di secondo grado del quartiere che è stata invitata a partecipare.
In particolare, al momento, hanno confermato la loro presenza: il procuratore generale della Repubblica, Lia Sava; il presidente dell’Associazione nazionale magistrati di Palermo, Clelia Maltese; l’assessore comunale alle Attività sociali, Rosalia Pennino; il presidente ERSU Palermo, Michele D’Amico.
Secondo Lidia Maugeri, responsabile del progetto: “l’intervento del Rotary Club Palermo Est rappresenta, insieme alle tante associazioni operanti sul territorio, un investimento educativo-sociale che offre un modello di sviluppo alternativo per chi cresce all’Albergheria e a Ballarò, tanto più rilevante oggi in cui si registra un notevole aumento del consumo e dello spaccio di droghe, principalmente crack, che crea immediata dipendenza. Essenziale per la risoluzione del problema risulta, pertanto, un approccio integrato fra forze dell’ordine, magistratura, servizi sociali, ASP, comunità parrocchiali, scuole e associazioni, sul duplice piano della prevenzione e della repressione.”
“Come ERSU, quale ente ospitante anche delle attività di affiancamento agli studi degli studenti sulla base del protocollo sottoscritto – dichiara il presidente Michele D’Amico – siamo particolarmente grati al Rotary Club Palermo Est per la meritoria attività portata avanti in favore di chi ha bisogno di una mano tesa, una mano d’aiuto, per uscire dall’emarginazione, dal disagio, dalla privazione e da quel generale sconforto che può fare scivolare nell’uso delle devastanti sostanze stupefacenti. E un grazie in più per il fatto di rivolgere questo amorevole sguardo al mondo degli studenti universitari per cui ogni giorno portiamo avanti la nostra missione ERSU per garantire il diritto allo studio.”
Gianpaolo Spinnato, direttore UOC Dipendenze patologiche ASP Palermo, evidenzia: “dire stop al crack con iniziative pubbliche come questa, significa coinvolgere la società civile in una seria presa di coscienza. Il fenomeno delle dipendenze deve essere affrontato attraverso l’unione di tutte le forze in campo, ciascuna con il proprio ruolo. Ma vanno sollecitate tutte le azioni possibili di prevenzione per la creazione di una vera cultura della vita. Contestualmente, le istituzioni e le associazioni di volontariato devono sapere declinare la propria attività sulle corde dell’ascolto di tutti coloro che hanno bisogno di aiuto per uscire dalla spirale in cui si trovano.”
Don Enzo Volpe (prete salesiano, APS Casa Àncora), invece sottolinea “la gravità del fenomeno che ha preso sempre più piede tra tutti i giovani. Bisogna lavorare tanto per fare acquisire la consapevolezza dei rischi legati al fenomeno crack, anche per la circostanza che i presìdi terapeutici esistenti non sono particolarmente efficaci ed, entrando nella spirale di questa droga, è difficile uscirne: una sostanza che può causare conseguenze sia psicopatologiche che fisiche particolarmente importanti”.
“Il mio scopo – sottolinea Francesco Zavatteri, fondatore dell’associazione “La Casa di Giulio” – è principalmente di informare ragazzi e genitori del danno che le droghe, in particolare il crack, arrecano alla vita di tutti. Tale fenomeno – sottolinea il padre di Giulio Zavatteri – sta assumendo degli aspetti veramente preoccupanti e noi genitori e figli dobbiamo essere pronti per affrontarlo con tutte le nostre forze, perché quello che è accaduto a Giulio e alla nostra famiglia non debba essere sofferto da nessun altro”. L’associazione “La Casa di Giulio” è stata, infatti, fondata da Francesco Zavatteri, padre di Giulio (che il 15 settembre 2022 ha perso la vita a causa del crack), con l’obiettivo di soccorrere, aiutare e cercare di fare cambiare le prospettive di vita dei ragazzi che fanno uso di sostanze, tra cui la più micidiale che ormai circola a Palermo in tutti i quartieri e in tutti gli ambienti.
Il Rotary Club Palermo Est, fondato nel 1958, da sempre impegnato in attività di solidarietà sul territorio cittadino, già dal 2004 opera – in partnership con la Rettoria di San Francesco Saverio, esperienza confluita adesso nell’APS “Parco del Sole” – all’interno del tessuto sociale del quartiere Albergheria, con il progetto di intervento socio-culturale integrato “Formare i Giovani dell’Albergheria”. Il progetto intende promuovere, attraverso la lotta alla dispersione scolastica e il potenziamento delle attività educative dei ragazzi e delle ragazze delle scuole superiori di secondo grado, un processo rigenerativo di questo quartiere del centro storico, caratterizzato da disoccupazione, povertà materiale e da un alto rischio di disagio minorile e di esclusione sociale.
Notevoli sono i risultati raggiunti, sintetizzabili in alcuni dati, frutto del coinvolgimento dei giovani del quartiere Albergheria nei percorsi di studio e in attività di tutoraggio nei loro confronti: 240 studenti delle scuole superiori seguiti, 79 diplomati e 9 le lauree ottenute, di cui la più recente, ad aprile di quest’anno, in Scienze Infermieristiche, è stata conseguita per la prima volta da una studentessa extracomunitaria.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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