A pochi giorni dalla nascita dell’Associazione imprese ospitalità e somministrazione (Aios) noi abbiamo intervistato il presidente Gianluigi Mangia,  ristoratore palermitano proprietario dell’omonimo locale, per “tastarne il polso” in merito ai possibili sviluppi del settore della ristorazione e ai suoi progetti personali dopo la riapertura post lockdown.

<<Scopo della neonata associazione è coniugare gli interessi delle imprese con quelli di ambiente e territori in modo da tutelare le nostre radici culturali proponendoci come ambasciatori del gusto e del territorio condividendo la bellezza di questa nostra Italia, senza dimenticare la forte interdipendenza che ci riguarda tutti- spiega il neopresidente e continua– Aios non è l’ennesima associazione di categoria settoriale bensì un progetto di sinergie imprenditoriali rivolto alle aziende italiane per facilitarne la comunicazione attraverso la costituzione di reti d’impresa per tornare a distribuire ricchezza a lavoratori e imprenditori. Dal momento che, quest’anno, non avremo turismo di massa né potremo contare sul servizio di banqueting, per sopperire a questa innegabile ed inevitabile perdita economica, occorre fare squadra tra gli operatori del settore in modo da sostenerci gli uni con gli altri nell’intento comune di una pronta rinascita>>.

L’eclettico patròn del ristorante Gigi Mangia, lo storico locale  che rappresenta una vera e propria istituzione palermitana, in pieno centro, caratterizzato da una cucina creativa nell’esecuzione ma estremamente rigorosa nella scelta delle materie prime, ha già messo in atto tutte le norme necessarie per accogliere la clientela in totale sicurezza quali il distanziamento dei tavoli e il menù digitale di  wonder menù ed è in attesa della conferma dei propri spazi esterni che, mai come in questo momento storico,  rappresentano la salvezza per i locali che ne sono forniti e che, inevitabilmente, penalizzano chi non ne ha.

<<Mi  preme sottolineare che, nonostante il momento di così grande caos,   tutti gli operatori del settore, con i quali sono entrato in contatto in qualità di presidente dell’Aios, non si stanno perdendo d’animo e stanno puntando tutte le proprie fiches sulla possibilità di seguire le norme previste dall’ultimo DPCM in modo da assicurare alla propria clientela ambienti totalmente Covid-free. Tra queste, l’opportunità di digitalizzare il proprio menù e di eseguire tutte le operazioni in totale sicurezza rappresentano un valore aggiunto senza il quale, in questo momento, riaprire sarebbe stato impensabile e che, in futuro, rappresentano la nuova frontiera varcata la quale, ormai, non si può più tornare indietro. Senza contare che questo strumento oltre ad essere una importante vetrina dei prodotti e delle attività di ciascuna realtà consente di fidelizzare il cliente grazie alla possibilità di acquistare on line anche le materie prime locali rendendo  ogni ristoratore un vero e proprio  ambasciatore del proprio territorio-  racconta Mangia  e conclude– Altrettanto importante per me e per tutti i colleghi nella medesima situazione è la possibilità di ottenere l’uso di spazi esterni senza i quali purtroppo saremmo costretti a chiudere. Per questo motivo attendo con ansia la fine di questa settimana nella speranza che si sciolgano i nodi burocratici che, in questo momento, sono responsabili del ritardo>>.