Gli imprenditori e i lavoratori del settore Horeca per il Governo non esistono, sono invisibili. E allora noi lunedì 20 luglio ci faremo vedere e ci faremo sentire a Piazza Montecitorio, a partire dalle ore 10”.
Ad affermarlo Paolo Bianchini, presidente del Movimento Imprese Ospitalità, a cui noi di BlogSicilia abbiamo dato voce più volte, in particolare in occasione dell’inserimento del settore della ristorazione all’interno di ReStart, il progetto che si occupa della rinascita di Palermo partendo dalle sue eccellenze storico-culturali ed enogastronomiche.
Così dal MIO si leva un appello a tutto il mondo Horeca: <<Il Governo ci ha abbandonato, non ci ha fornito alcuna tutela, nel momento più buio dell’emergenza. Così, migliaia di imprese rischiano di andare dritte verso il fallimento: noi non vogliamo veder morire un’eccellenza del nostro Paese, che crea indotto e porta turisti. Per questo, vogliamo a piazza Montecitorio il sostegno di tutti coloro che lavorano nel comparto Horeca. Mai come questa volta, l’unione può e deve fare la forza, per far sentire la nostra voce a chi ha deliberatamente scelto di non vederci e di non ascoltarci>>.
Noi abbiamo sentito anche Salvo Longo, vicepresidente MIO Italia Fedeturismo Confindustria e Coordinatore Sicilia che ha così commentato : <<quanto accaduto ieri a Palermo, è solo uno dei segni tangibili di come le cose “non funzionino” nella nostra Città. In diversi modi e in più occasioni avevo già provato a segnalare il processo di degrado già avviato nella nostra città. Eventuali responsabilità, se ce ne saranno, verranno stabilite dagli uffici di competenza. Anche il centro storico, anzi soprattutto, è in avviata fase di degrado e proprio sotto i nostri occhi. I numerosi video che girano sul web lo testimoniano. Assembramenti con alcune zone della città invase dopo l’orario consentito, come imposto dall’ultima ordinanza del sindaco e nonostante i locali siano già chiusi.  Le molteplici saracinesche che sono chiuse per la crisi economica dovuta al lockdown e all’assenza di turisti. A farne le spese di tutto ciò siamo noi cittadini. I residenti vedranno calare drasticamente il valore dei loro immobili per via del degrado e della sempre minore sicurezza pubblica. Gli imprenditori sono già con l’acqua alla gola per l’assenza di flussi turistici come riportato da una recente statistica del mese di giugno (-27% turismo interno italiano e meno 97% turismo estero in incoming). I loro incassi si aggirano intorno al -70% rispetto a quelli dello scorso anno nello stesso periodo. Spetta alla Regione e alle Amministrazione Comunale sopperire alle mancanze dello Stato. Servono aiuti economici mirati ed immediati per sostenere le imprese del centro storico per “tenere botta” al degrado che avanza. Le imprese svolgono ruolo non solo da arredamento per la città, ma anche da deterrente per eventuali atti vandalici e di delinquenza>>.