Il pistacchio è uno dei sapori che meglio esprime la tipicità della gastronomia etnea, caratterizzata dall’armonia tra sapidità e dolcezza che spesso convivono nello stesso piatto in perfetto equilibrio.

La pianta del pistacchio appartiene alla famiglia delle Ancardiacee. L’albero, che può arrivare a misurare anche 10 metri, è originario del Medio Oriente ed è molto longevo. Il frutto del pistacchio siciliano ha un caratteristico colore verde ed è racchiuso in un guscio rigido dall’aspetto legnoso. In commercio si possono trovare freschi oppure tostati. Oltre ad essere consumati direttamente si impiegano per la preparazione di altri alimenti, tra cui i gelati.

I principali paesi produttori di pistacchi sono l’Iran, la California e la Turchia. In Italia viene coltivato con successo in Sicilia dove troviamo i rinomati pistacchi del Bronte, cittadina in provincia di Catania, dove hanno acquisito il marchio Dop, e a Raffadali, in provincia di Agrigento, che  rappresentano il fiore all’occhiello isolano.
Entrambi, infatti, sono definiti  “oro verde” per indicarne il prezioso valore che rappresentano per il territorio siciliano.  Inconfondibile per dimensioni e il suo color verde brillante, il pistacchio è perfetto per diversi usi in cucina, da abbinare sia al dolce che al salato.

Sono tantissime le ricette siciliane, infatti, che esaltano le proprietà di questo gustoso frutto secco, finalmente riabilitato dai falsi miti. Infatti, in passato, era parere comune che la frutta secca, di cui i pistacchi fanno parte, andasse consumata in piccolissime quantità poiché, essendo ricca di grassi, si credeva facesse ingrassare e aumentare il colesterolo. In realtà i grassi in esso contenuti sono di tipo “saturo” dunque favoriscono il senso di sazietà e la presenza nel sangue del cosiddetto colesterolo “buono”. Inoltre i pistacchi, come i semi oleosi,  sono ricchi di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E. La vitamina E, in particolare, contenuta nel pistacchio aiuta a mantenere sano il sistema cardiovascolare e, al contrario di quanto si pensava, aiuta a mantenere nei limiti il livello del colesterolo. Contengono, inoltre, ferro, potassio, fosforo, manganese e rame.

Questo frutto, inoltre,  è anche utile per chi soffre di diabete  grazie alla sinergia tra fibre e grassi che aiutano a regolare la glicemia postprandiale e a proteggere i vasi sanguigni. Senza contare che pare che il pistacchio abbia un ruolo determinante nella prevenzione di tumori come quello al pancreas e al seno.

Di seguito vi proponiamo la ricetta  dei paccheri con pesto di pistacchi, ricotta salata e pinoli tostati perfetta per assaporare al meglio il gusto di questo piccolo frutto pieno ricco di virtù. Mentre qui troverete la ricetta dei tortini al pistacchio , squisita golosità. Per preparare entrambe le ricette potrete acquistare gli ingredienti online sul sito di InSicilia.

Paccheri con pesto di pistacchi, ricotta salata e pinoli tostati

Ingredienti per 4 persone

Per il pesto
200 gr di pistacchi non tostati e sgusciati
basilico fresco
40 gr di pecorino grattugiato
sale q.b.
100 ml di olio extravergine d’oliva
acqua 100 ml
scorza di mezzo limone
Per la pasta
350 gr di paccheri rigati trafilati al bronzo ricotta salata q.b.
pinoli q.b.

Iniziamo preparando il pesto mettendo nel mixer i pistacchi,  il formaggio grattugiato, l’olio EVO, le foglie di basilico e la buccia grattugiata di limone aggiungendo acqua poco per volta fino ad ottenere una crema omogenea. Intanto cuocete i paccheri in abbondante acqua salata e scolateli al dente. A questo punto passateli nella padella con il pesto di pistacchio e cuocete ancora un po’ con un paio di mestoli di acqua di cottura. Quando avrete ottenuto una buona cremosità, impiattateli e conditeli con la ricotta salata, i pinoli tostati e un giro d’olio extravergine d’oliva.