In cima alla lista dei  formati di pasta più apprezzati dagli italiani vi sono, sicuramente, gli spaghetti, la cui preparazione,   per chi ama la pastasciutta, rappresenta un vero e proprio rituale a cominciare dalla fase preliminare alla cottura durante la quale alcuni “dissacratori” osano spezzarli tra le imprecazioni di chi ne pretende – a ragion veduta, aggiungiamo noi- l’integrità.

Per gli estimatori, infatti, il momento più importante del gusto degli spaghetti consiste nel piacere di arrotolarli intorno alla forchetta lasciando che il condimento li avvolga per poi essere rilasciato una volta gustatone il boccone. Per questo motivo è importante scegliere una pasta  di ottima qualità  come  gli Spaghetti Quadri “alla chitarra” di semola di grano siciliano realizzata secondo la tradizione del Marchio Etna che produce  prodotti d’eccellenza che potranno accompagnare qualsiasi condimento e ricetta, dai primi a base di carne, pesce,  verdure e  sughi al pomodoro.

Oggi, ad esempio, dalla dispensa virtuale InSicilia, l’ e-commerce di prodotti siciliani che ha aderito alle campagne  #iorestoacasa e #iomangioebevosiciliano, per consentire alla propria clientela, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria globale, di ricevere comodamente a casa i prodotti scelti,   ha stuzzicato la nostra curiosità il pesto al pistacchio alla “brontese”dell’azienda Bacco , ideale per condire primi piatti o arricchire secondi piatti e contorni.  Si tratta di un pesto realizzato, esclusivamente, con pistacchio proveniente Bronte,  la famosa località  etnea, patria del pistacchio, al cui interno  vi è una concentrazione di pistacchio pari ad una percentuale  del 60%.
Così dopo aver cotto gli spaghetti, (rigorosamente interi!) in abbondante acqua salata, una volta scolati al dente, potrete mantecarli in una capiente padella insieme al pesto di pistacchi aggiungendo, poco per volta, qualche mestolo di acqua di cottura (che avrete conservato) che conferisce al piatto una naturale cremosità che lo rende “da ristorante”. Una volta impiattata conditela con una generosa  spolverata di granella di pistacchi siciliani  ,che donerà al piatto una gradevole consistenza croccante, e una altrettanto generosa grattugiata (se non siete vegetariani o vegani, ovviamente) di bottarga di tonno la cui spiccata sapidità regalerà al piatto un tocco in più.

In abbinamento vi proponiamo di bere  un bel calice di Vino Bianco Blandine della Cantina Judeka,
un blend di Inzolia, Zibibbo e Chardonnay dal colore giallo paglierino e dal profumo piacevolmente  floreale che grazie alla spiccata  mineralità  e freschezza, ben si abbina a questo piatto dalla forte  personalità per la presenza della bottarga. (L’abbinamento, tuttavia, riesce anche in assenza di bottarga.)

 

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