Con il termine “assassunatu” si fa riferimento a tutte le verdure che vengono ripassate in padella con olio e aglio schiacciato. Giri, broccoli, sparacelli,  fagiolini, solo per citarne alcuni, sono tutte verdure che si possono fare “assassunate”.

 

Di solito, infatti, si cucinano in padella dopo avere semplicemente fatto rosolare l’aglio nell’olio, secondo un’usanza tipica della cucina casher di cui la gastronomia siciliana è intrisa. Successivamente i Monsù, cuochi professionisti al servizio degli aristocratici siciliani e napoletani, scoprirono la semplice modalità di preparare questo gustoso “intingolo” a base di due ingredienti semplici come l’aglio e l’olio extravergine d’oliva  e decisero di utilizzarlo per “assaisonner”, ovvero condire e insaporire le verdure insipide che fino ad allora avevano servito  semplicemente bollite e accompagnate da  un pezzo di lardo.
Da allora  i siciliani chiamano tutte le  verdure saltate con l’aglio e l’olio  “assassunate” e ne fanno grande uso nella cucina siciliana.
Tra queste ci sono gli sparacelli di cui di seguito vi proponiamo la semplice e gustosa ricetta che li vede protagonisti di un primo piatto tipicamente siculo che possono essere sostituiti con qualsiasi verdura di stagione.
All’interno della dispensa virtuale di InSicilia, l’e-commerce di prodotti  tipici siciliani  da ordinare on line e ricevere comodamente a casa , potrete trovare quasi tutti gli  ingredienti fondamentali per la realizzazione di questa ricetta. In particolare i bucatini di semola di grano duro di Alberto Poiatti,  che grazie alla sua consistenza darà personalità a questo piatto.
Il concentrato di pomodoro dell’azienda Campisi, conosciuto anche come estratto di pomodoro da aggiungere direttamente  alla preparazione in fase di cottura o sciolto in un po’ d’acqua. Chi lo desidera può unire filetti di acciuga all’intingolo,  e condire il tutto con la mollica tostata con mandorle che aggiungerà un prezioso tocco di gusto e croccantezza.

Bucatini con sparacelli “assassunati”

Ingredienti (per 4 persone)
2 kg di sparacelli (o giri, biete, cavoliceddi etc etc)
350 gr di bucatini
1 spicchio d’aglio
filetti di acciuga (facoltativi)
olio extravergine d’oliva
pepe o peperoncino a piacere
1 noce di estratto di pomodoro (facoltativo)
pangrattato
sale e pepe q.b.

Pulite gli sparacelli dalle foglie esterne, togliete i gambi duri, divideteli in cimette e lessateli in acqua salata. A questo punto scolateli e nella stessa acqua cuocete la pasta. In un tegame fate imbiondire lo spicchio in camicia nell’olio ( i filetti di acciuga) e l’estratto di pomodoro, aggiungete gli sparacelli lessati e il peperoncino. Versate nel tegame i bucatini scolati molto al dente e lasciate insaporire per qualche minuto. Servite con una macinata di pepe e con il pangrattato che avrete precedentemente abbrustolito in padella per preparare la cosiddetta “muddica atturrata” detta anche formaggio dei poveri.