Finale peggiore, almeno per i reggini, non poteva esserci. Dopo aver perso per 2 a 0 il derby dello stretto contro il Messina, gli amaranto sono incappati in un’altra disavventura, che poteva avere conseguenze ben più gravi della semplice sconfitta sportiva.

Subito dopo aver lasciato lo stadio, con una numerosa scorta della Polizia, proprio nella lunga salita che dal Franco Scoglio raggiunge la tangenziale messinese, il motore dell’autobus reggino ha preso fuoco e i giocatori sono dovuti scappare in tangenziale. Attimi di paura e di tensione, ma per fortuna niente di grave. Il Messina, dal canto suo, ha subito messo a disposizione degli avversari il pulmino delle giovanili e un dirigente ha accompagnato a Reggio 4 tessarati amaranto.

Fin qui la cronoca, spicciola, di quanto avvenuto. Purtroppo, però, non è finiti qui, perchè in serata, attraverso facebook sono arrivate le dichiarazioni dell’allenatore reggino Zeman, figlio del più famoso ex allenatore di Lazio e Roma.

“Picchiati impunemente nello spogliatoio. – ha scritto Zeman – Picchiati impunemente in campo. Pullman dato alle fiamme con 35 persone a bordo. Abbiamo perso sì, ma ad un gioco che non può essere chiamato calcio“.

Sulla questione delle botte negli spogliatoi, gli organi competenti faranno chiarezza. Sull’accusa che il pullman sia stato dato alle fiamme, a Messina non ci sta nessuno. Se la Reggina sporgerà denuncia, verrà fatta un’indagine, ma c’è da dire che il bus reggino dava l’idea di essere vetusto e malandato. Autobus che, peraltro, è stato parcheggiato durante la partita sotto l’attento controllo delle forze dell’ordine. Difficili, dunque, che qualcuno possa essersi avvicinato.

Nei momenti di maggiore tensione, peraltro, mentre l’autobus andava in fiamme, un cronista messinese sarebbe stato aggredito dai giocatori reggini. Anche su questa vicenda dovrà essere fatta chiarezza.