Sta per essere progettata la barriera soffolta che servirà a proteggere il lungomare di Letojanni dalle mareggiate che negli ultimi anni hanno eroso sensibilmente quella fascia costiera della riviera jonica del Messinese, mettendo a rischio una porzione del centro abitato raggiunto spesso dai flutti.

L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Nello Musumeci, ha infatti indetto la gara che prevede anche le relative indagini geognostiche e geologiche e che si concluderà il ventisette novembre, termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione.

Quello previsto dalla Stuttura commissariale diretta da Maurizio Croce viene considerato un intervento risolutivo, dopo quello già messo in cantiere per un primo tratto di costa. Divisa in due tronconi della lunghezza complessiva di novecento metri, la barriera sorgerà nello specchio di mare di fronte la via Catania e il torrente Letojanni. Il ripascimento verrà effettuato utilizzando anzitutto la stessa sabbia presente sul litorale, con un intervento di asporto superficiale dei sedimenti presenti su tutta la spiaggia unitamente a quelli sovra alluvionali che si trovano nel corso d’acqua.

E’ iniziata nel 2004 la ricerca di fondi per mettere in sicurezza il versante nord della Rocca San Pantheon, a Troina, nell’Ennese, ma è di oggi la notizia dell’appalto per l’affidamento dei lavori e a comunicarla è il presidente della Regione Siciliana.

La Struttura, diretta da Maurizio Croce, ha infatti pubblicato la gara, di quasi un milione di euro, per il consolidamento del costone roccioso a monte di via Madonna del Soccorso, importante arteria di collegamento per i residenti del quartiere storico di Arcirù con il poliambulatorio, con la caserma dei carabinieri e con gli uffici comunali.

Gli ultimi crolli di materiale lapideo dal costone sulle abitazioni e sulle strade sottostanti risalgono al 2017, in un’area che ha una classificazione R4 ossia di rischio molto elevato e l’amministrazione comunale in quella occasione, per proteggere l’abitato, adottò soluzioni urgenti sebbene non definitive. L’opera in questione – che prevede il disgaggio e la pulitura delle pareti rocciose, la collocazione di reti, funi d’acciaio e di una barriera paramassi – consentirà di completare il consolidamento della rocca, dopo gli interventi degli anni passati sul versante sud-ovest.

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