Continua il lavoro dell’ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico presieduto dal Governatore Nello Musumeci. Nel messinese si mettono in sicurezza due aree a rischio e si interviene alle Eolie  contro l’erosione costiera.

Sono due le gare che la struttura contro il dissesto idrogeologico ha portato a termine per l’ampliamento e l’ammodernamento di una importante arteria viaria a Gualtieri Sicaminò, nel Messinese. La pianificazione degli interventi per la tutela del territorio richiede rapidità ed efficacia delle procedure, secondo una preliminare valutazione delle emergenze: criteri che ispirano il modus operandi degli Uffici diretti da Maurizio Croce.

In questo caso, proprio per eliminare una volta per tutte i disagi per l’utenza di questo comprensorio, che attende da oltre quindici anni la soluzione del problema del collegamento con le contrade vicine e con il cimitero comunale, sono state ultimate le gare relative ai due lavori sul medesimo tracciato e che vedono in testa nelle rispettive graduatorie, l’Impresa Pullara Calogero in forza di un ribasso del 24,5 per cento e la Cgc srl con uno pari al 27,7 per cento.

In tutto, tre chilometri di lunghezza per questa bretella che collega il centro abitato di Gualtieri con la frazione di Sicaminò e che, considerate le pessime condizioni della pavimentazione stradale, il cedimento di diversi muri di contenimento, la riduzione complessiva delle carreggiate a causa di smottamenti e frane, richiede tempi veloci per il ripristino dei più elementari standard di sicurezza. La strada, da sempre, rappresenta l’unica via di comunicazione con l’abitato e con le case delle aree rurali, garantendo l’accesso ai residenti e ai coltivatori dei terreni limitrofi, ma é anche l’unica via di fuga in caso di eventi calamitosi.

Da un punto di vista tecnico, è stato necessario prevedere in alcuni punti del tracciato stradale paratie di pali trivellati, accostati e collegati in testata da un cordolo. Nei restanti tratti del percorso stradale verranno costruiti muri di sostegno in cemento armato e su pali, di altezza variabile e muri di sottoscarpa. Saranno anche realizzate, nei punti di impluvio naturale, delle caditoie per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche. La pavimentazione stradale sarà costituita da conglomerato bituminoso.

A Santa Marina Salina, si sistema il laghetto di Punta Lingua. Un ribasso del 26,3 per cento ha consentito alla Costruzioni Bruno Teodoro di Capo d’Orlando di piazzarsi al primo posto della graduatoria per i lavori di consolidamento del versante sud-orientale del Comune di Santa Marina Salina, nell’incantevole perla delle Eolie. La Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretta da Maurizio Croce, ha infatti espletato la gara per un’opera che metterà in sicurezza il centro abitato di Lingua e la zona del Faro, sede del museo del Mare e del sale.

Proprio in questo sito, infatti, è stata rinvenuta la presenza di vasche per la produzione del sale, che fin dall’epoca romana erano utilizzate per la sua estrazione, per la conservazione e l’esportazione di prodotti tipici locali. E il nome attuale dell’Isola, Salina, deriva proprio da questa attività. E’ un’area di suprema bellezza e di grande valore turistico e ambientale ma che necessita di un’adeguata protezione dalle violente mareggiate: uno specchio d’acqua che solo un lembo di spiaggia separa dal mare. L’intervento prevede la creazione di due pennelli di rocce, sia a est che a ovest, ma anche quello di una scogliera soffolta che sia in grado di garantire il ripascimento.

Articoli correlati