I poliziotti di Volanti e Squadra Mobile della Questura di Messina, coadiuvati da quelli del Commissariato di Taormina e delle Squadre Mobili di Enna e Roma, hanno eseguito la misura cautelare, emessa dal Tribunale per i Minorenni di Messina, a carico di sette minorenni tunisini non accompagnati e ospiti, all’epoca dei reati, di un centro di accoglienza cittadino.

I resti sono furto, rapina, violenza privata e lesioni personali

I minori, a vario titolo, sono ritenuti responsabili dei reati di furto, rapina, violenza privata e lesioni personali, perpetrati in un lasso di tempo che va dal dicembre 2020 allo scorso gennaio. Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti due episodi con protagonisti i sette stranieri. Due le rapine, una tentata, l’altra consumata, ai danni di altri ospiti della struttura socio educativa e di aggressione nei confronti di chi, all’interno della stessa struttura, voleva denunciare i minorenni. Nel pomeriggio dell’8 gennaio il gruppo costringeva con violenza la vittima a consegnare loro una banconota da 20 euro; stesso canovaccio per la tentata rapina della notte del 12 gennaio quando i minorenni, puntando alla gola della vittima un coltello e colpendola ripetutamente, tentavano di derubarlo. Il giorno dopo, gli stessi aggredivano chi voleva denunciare quanto accaduto causando loro lesioni. Il lavoro di accertamento e approfondimento ha confermato le condotte gravemente prevaricatrici e predatorie nonché una significativa capacità a delinquere. Dalle indagini è inoltre emerso un ulteriore episodio che ha visto il gruppo responsabile di furto in un supermercato cittadino.

I tentativi di fuga e gli atti di autolesionismo

I destinatari di misura cautelare, durante i trasferimenti  in altre strutture hanno dato vita a vive forme di protesta, violente e convulse e a tentativi di fuga, nonché ad atti di autolesionismo. Sei dei sette destinatari di misura cautelare sono stati trasferiti presso gli istituti di custodia per minorenni competenti per territorio. Il settimo, risulta allo stato irreperibile, essendo fuggito lo scorso 11 febbraio dalla struttura di accoglienza dove era stato ricollocato ed è ricercato.